Sudden Death «Stillborn» (2018)

Sudden Death «Stillborn» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Fleshrequiem »

 

Recensione Pubblicata il:
23.07.2018

 

Visualizzazioni:
2058

 

Band:
Sudden Death
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Titolo:
Stillborn

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luis Maggio - Vocals
Pietro Sabato - Guitars
Giuseppe Ciurleo - Guitars
Daniele Marrocco - Bass
Andrea Pro - Drums

 

Genere:
Brutal / Death Metal

 

Durata:
13' 58"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
25.05.2018

 

Etichetta:
Art Gates Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Another day, another band brutal death con sound stantii, con le ragnatele, già sentiti e risentiti dall'alba dei tempi che, per quanto divertenti e spassosi se presi singolarmente, non potranno MAI emergere dalle centinaia di migliaia di gruppi analoghi che invadono l'intero pianeta e paiono sfornati da una catena di montaggio sotto gli occhi frigidi degli operatori di un'impresa ad altissima produzione che ne esporta a container. O sennò immaginate i Cannibal Corpse come delle gigantesche formiche scacciatrici regine che scodellano miglioni di uova a botta, e che quando queste si schiudono escono fuori tanti formichini, ecco, i Sudden Death sono tra questi.
"Stillborn" ha un intro e quattro brani che non hanno nulla che possa definire un'unicità stilistica degna di nota, semmai il contrario, ne denotano una totale assenza.
Soliti riff, soliti blast, solite alternanze growling/screaming, testi di una banalità e di un infantilismo disarmante.
Neanche sulle tematiche si è fatto uno sforzo; squarta, sbudella, amputa, macina, maciulla, spappola, strangola, tutti argomenti che se vai anche a sommare solo i titoli di tutti gli album dei loro predecessori ti basta e ti avanza per avere tutto il materiale per le liriche dei pezzi di questo EP.
E ben prodotto? Ben suonato? Può avere una buona resa live? E' un progetto musicale da proporre ad un pubblico da birra e mosh pit che ha voglia di divertirsi? Assolutamente si! Ma se si vogliono utilizzare criteri di valutazione rivolti a come un gruppo possa inserirsi in una vastissima scena come questa il giudizio finale altro non può essere che la bocciatura.
Ripeto, ben suonato, ben prodotto, spassoso; se questo era l'obiettivo della band ci sono riusciti, ma in generale non possono a mio avviso andare oltre la sufficienza, e questo a causa della terribile lack di ignegno e di originalità che, ahimè, non appartengono solo ai Sudden Death.

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Flood The Ground 60
  3. The Right To Kill 60
  4. Stillborn 60
  5. Too Dead To Fuck 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Fleshrequiem » pubblicata il 23.07.2018. Articolo letto 2058 volte.

 

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