SupaSonic Fuzz «Cobracadabra» (2022)

Supasonic Fuzz «Cobracadabra» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Tusk »

Recensione Pubblicata il:
10.03.2023

Band:
SupaSonic Fuzz

Titolo:
Cobracadabra

Nazione:
Italia

Formazione:
Martin: voce, chitarra
Pixo: basso, cori
Steva: batteria

Genere:
Hard Rock / Stoner

Durata:
41' 23"

Formato:
CD

Data di Uscita:
14.07.2022

Etichetta:
Orzorock Music

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo

Recensione

Per iniziare questa recensione è giusto dire che l’album è stato registrato interamente live! E, per me, è solo un plus. Forse l’unico appunto che posso fare è che avrei preferito qualche overdubbing di voce o chitarra in più qua e là, senza perdere il tiro e la sensazione del live.
Il live album, Cobracabana, inizia con la canzone che dà il titolo all’album, ha un riff semplice, ma che fa il suo lavoro come deve. Non sono rimasto entusiasta allo stesso modo della seconda canzone “Give Me Your Blood”, è forse la canzone che ho trovato avere meno identità rispetto alle altre 6 dell’album, ma per fortuna arriva subito “Pork Chop Express” che ci fa assaporare un po di slide sulla chitarra, suonata da Boggio Nattero (Carcharodon, Cambrian), canzone strumentale che è indubbiamente la mia preferita dell'album dei SupaSonic Fuzz. Segue “Echoestorm”, nonostante i suoi 8’28”, è un altro brano degno di nota. La timbrica vocale, quando non spinge troppo, ha un sapore simile a Eddie Vedder, so che possa risultare strano, ma è quel che al primo ascolto mi è arrivato; probabilmente dettato da un vibrato molto esagerato tipico di Vedder. Peccato per gli altri brani, dove credo che la voce spinga troppo perdendo molto controllo e timbrica.
Trovo l’intro di Magura Goose e la prima strofa molto belle, se fosse rimasto su quelle intenzionalità anche sulle altre parti della traccia sarebbe stato una figata.
Skull River inizia veramente bene per poi anche questa perdersi un pochino lungo la via, ma bella traccia.
Nota di merito anche l’ultima traccia “Black Ivy”, crea una bella atmosfera e si fa ascoltare molto volentieri più di una volta (c’è anche una sorpresa).
La produzione, prendendo in considerazione, che è live, devo dire che è veramente di buon livello, mi sarei aspettato più cura in alcuni dettagli, che forse sono stati lasciati intenzionalmente e quindi voluti!
L’album è piacevole solo per chi è avvezzo al genere, non credo che abbia un carattere innovativo o sperimentale, è forse questo un male? Non sempre, si va sul sicuro. Niente sorprese, si alza il volume e si parte per un viaggio di quasi 45 minuti.
Tirando le somme i SupaSonic Fuzz con Cobracadabra confermano un sound e una voglia desertica di stoner, mi sembrano molto convincenti e interessanti quando la voce non tende troppo allo sporco e rimane su timbriche che si riconoscono essere più proprie al cantante o quando è assente.
Lo risentirò per la quarta volta molto volentieri.