Tempesta «Rivoglio il mio futuro» (2009)

Tempesta «Rivoglio Il Mio Futuro» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2138

 

Band:
Tempesta
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Titolo:
Rivoglio il mio futuro

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fulvio Sain (F.Sain) - Guitar, Vocals
Carlo Rota (Karl Roth) - Bass
Alessandro Longo - Drums

 

Genere:

 

Durata:
24' 17"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Curiosamente, ultimamente a Metalwave sto recensendo quasi solo gruppi già attivi da una decade e passa, ma che comunque non hanno rilasciato molta discografia nel corso degli anni. Stavolta ad essere recensiti tocca ai goriziani Tempesta, il cui nome della band rappresenta a mio avviso un’ottima sintesi di questo loro lavoro, denominato appunto “Rivoglio il mio futuro”, e consistente in neanche 25 minuti di Heavy Metal puro e sanguigno, che non disdegna alcune puntate su lidi più tipicamente speed, fino ad arrivare a una bella mazzatona thrash nel finale di “Parole come fucili”.
Varie sono le frecce nell’arco dei Tempesta: anzitutto, un songwriting decisamente ispirato e anche molto spaziante tra i generi, che passa da un inizio del demo (soprattutto le prime due canzoni) melodico, non molto veloce e quindi abbastanza classico, se vogliamo, ma invero ben godibile, fino a tramutarsi, proseguendo l’ascolto, in una musica sempre meno melodica e orientata sullo speed metal, con la chitarra che fa la sua figurona tra grandi riffs e assoli. Anche i testi (in Italiano) sono un ottimo plusvalore alla musica dei Tempesta: taglienti, rabbiosi, credibili e concreti, che manifestano forte malcontento sociale, odio represso e ribellione su tutto ciò che non va in Italia, sparandola a zero sulle loro vittime senza “se” e senza “ma”. Questo è ciò che voglio sentire dire dalle bands heavy metal!
Alla fine, come se non si fosse capito, il risultato ci sta tutto: 5 canzoni, 5 centri, dove i Tempesta mostrano il loro savoir faire sia nell’agilità di “Né schiavi né padroni” (brano che mi ha ricordato qualcosa degli Agent Steel), sia nel grande finale della title track (brano migliore di tutti!), con quel “Rivoglio il mio futuro” finale che saprà far breccia nel cuore e farvi cantare il coro all’infinito. Anche la conclusiva “Arte di Morire” merita una citazione, brano più cupo, più coi tempi dispari, che non delude.
Risultato: Grande, e che altro vorremmo aggiungere? Raramente mi eccito così tanto dopo aver ascoltato una band e raramente elargisco voti alti, ma dai qui ci troviamo di fronte a una band matura sotto praticamente tutti i punti di vista, con tra l’altro capacità tecniche molto buone (grande la timbrica del cantante!). Che dire: reperite questo “Rivoglio il mio futuro”, consumatelo e fateli venire a suonare dalle vostre parti: non ve ne pentirete, soprattutto se come me state fissati con gli anni 80. E ora scusate, vado ad ascoltarlo per la millesima volta. Gran disco!

Track by Track
  1. Rabbia tra i denti 80
  2. Rivoglio il mio futuro 90
  3. Né schiavi né padroni 85
  4. Parole come fucili 85
  5. L'arte di morire 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

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