Tenebrae In Perpetuum «Antico Misticismo» (2006)

Tenebrae In Perpetuum «Antico Misticismo» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Lord Lucyfer »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Tenebrae In Perpetuum

Titolo:
Antico Misticismo

Nazione:
Italia

Formazione:
Atratus - voce, basso, chitarra
Vidharr - batteria

Genere:

Durata:
38' 28"

Formato:

Data di Uscita:
2006

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Glaciale. Assolutamente glaciale. Ecco com'è la nuova, imperdibile fatica dei trentini Tenebrae In Perpetuum, spettacolare band di Depressive Black sotto contratto per la Debemur Morti (la stessa di Horna, Archgoat e Behexen, tanto per fare alcuni nomi).

Dalle primissime note dell'opener, "Crepuscolo Di Misticismo", si può denotare come i T.I.P. siano maturati notevolmente in fase di songwriting, compiendo un passo avanti rispetto al precedente "Onori Funebri Rituali" (e per chi l'ascoltato, poteva sembrare una cos quasi impossibile), riuscendo a bizzare, se non superare addirittura, la prova del primo Full, considerato da molti come una fra le migliori uscite degli ultimi anni.
Il cantato di Atratus è lancinante, uno scream sofferente reso ancora più agghiacciante dalla qualità del mixaggio (prendete queste parole come un complimento, s'intenda). Il picco di tutto questo, lo si tocca con la terza traccia, "Sub Zero" (quasi a rimarcare quanto ho detto prima, ossia che quest'album è di una spietata freddezza). Altra grande prova la si ha con "Terrore Spirituale", con un intro terrificante, in cui è l'ossessivo scream di Atratus a farla da padrone, per poi lanciarsi in una corsa forsennata scandita da riffing taglienti e ritmiche paurose per potenza e velocità. "Un Sogno Oscuro", ai più (forse) è già nota, visto che faceva parte dello split cd di T.I.P. ed Horna (procuratevelo!). "Mutilazioni Celesti" e "Sconsacrato Con L'Odio" non fanno altro che chiudere nella maniera più degna possibile un cd che scuote fin dentro le viscere.

Ritmiche serrate, unite a rallentamenti e passaggi più cupi e riflessivi, il tutto messo insieme in maniera sapiente e senza il minimo calo in malvagità, sono le armi con cui i T.I.P. mettono tutto il loro odio sul piatto, creando, scusate la ripetitività, ma così è, un'opera che risulta essere fra le più fredde e malvagie riscontrabili.

Come molte bands italiane, i Tenebrae In Perpetuum non hanno il seguito che meriterebbero, specie proprio in Patria. Un vero peccato. Loro, come Beatrìk, Locus Mortis, Spite Extreme Wing... meritano un psoto d'onore, attualmente, nella scena Black europea. Meritano totalmente di avere un maggiore seguito anche qui in Italia. E spero che, prima o poi, sia così.