Trans-Siberian Orchestra «Letters From the Labyrinth» (2015)

Trans-siberian Orchestra «Letters From The Labyrinth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
21.11.2015

 

Visualizzazioni:
2228

 

Band:
Trans-Siberian Orchestra
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Titolo:
Letters From the Labyrinth

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
- Paul O’Neill :: Guitars;
- Jon Oliva ::Keyboards, Guitar, Bass;
- Al Pirelli :: Lead, Rhythm Guitars;
- Luci Butler :: Keyboards;
- Chris Caffery :: Guitars;
- Roddy Chong :: Violin;
- Angus Clasrk :: Guitars;
- Joel Hoekstra :: Guitars;
- Mee Eun Kim :: Keyboards;
- Vitalij Kuprij :: Keyboards;
- Jana Mangini Keyboards;
- Asha Mevlana :: Violin;
- Johnny Lee Middleton :: Bass;
- John O. Reilly :: Drums;
- Jeff Plate :: Drums;
- Derek Wieland :: Keyboards;
- David Zablidowsky :: Bass;
- Dave Wittman :: Drum, Guitar and bass;

 

Genere:
Progressive Rock

 

Durata:
49' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
13.11.2015

 

Etichetta:
Universal Music Group
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
CMM Marketing
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Recensione

Sesto lavoro per questi Newyorchesi Trans Siberian Orchestra dal titolo “Letters From the Labyrinth” che realizzano un sound più rock che metal misto a musica classica con un effetto che in definitiva convince sino ad un certo punto. La band ha realizzato numerosi album tra cui il sensazionale “Night Castle” ma per chi si aspettava di ritrovarsi nuovamente a quei livelli, con questo nuovo lavoro non ha fatto bene i conti. In effetti, sin dalle prime battute sembra avvertirsi un po’ quella sensazione di piattezza, confermata da un brano introduttivo in modalità corale pre natalizio che dopo un paio di minuti, pur lasciando il posto ad un andamento metal semplificato, non offre molto. La presenta degli ottimi strumentisti nel complesso non genera poi quel tipo di risultato che ci si aspetta e il lavoro, complessivamente, appare privo di quegli elementi dinamici e coordinati che attirano l’attenzione dell’ascoltatore. Tra la carrellata dei quattordici brani proposti, oltre ad una bonus tracks, molte delle quali sono solo strumentali prive di parte cantata, merita un po’ di attenzione “Mountain Labyrinth” dove, dopo un inizio in musica classica, si assiste ad un orecchiabile e coinvolgente ritornello che caratterizza strumentalmente l’intero brano. Anche “Prince Igor” merita attenzione per l’inconfondibile tocco del maestro Vitalji Kuprij alle tastiere che rende dinamico il brano. “The Night Conceives” può considerarsi brano migliore del platter, un buon hard rock capitanato dall’incredibile estro canoro di Kayla Reeves, chitarre ruggenti e ritmica correttamente eseguita; anche il successivo “Forget about the Blame” (sun version) è una ballata moderata priva di musica classica cantata egregiamente da Robin Bornemann; dopo svariati brani dove per carità, pur spiccando l’ottima bravura canora al maschile e al femminile, abbiamo assistito ad una moderata ma forse troppo lenta andatura tra parti acustiche e ballate in pianoforte appartenenti più che altro ad un musical, arriviamo, saltando ulteriormente qualche altro brano, alla bonus tracks conclusiva del platter ed intitolata “Forget About the Blame” questa volta arrangiata in (Moon Version) dove l’ottima performance canora di Lzzy Hale genera un tocco leggermente più grintoso e spumeggiante. Il cd nonostante la presenza e l’estro dei numerosi artisti presenti, lascia un po’ l’amaro in bocca proprio perché, ad eccezione di qualche brano più dinamico e coinvolgente, il resto rimane abbastanza piatto e monotono e non dà quella grinta e passionalità aspettata.

Track by Track
  1. Time & Distance 55
  2. Madness of Men 55
  3. Prometheus 60
  4. Mountail Labyrinth 65
  5. King Rurik 60
  6. Prince Igor 75
  7. the night conceives 55
  8. Forget about the Blame (sun version) 65
  9. Not Dead Yet 55
  10. Past Tomorrow 55
  11. Stay 60
  12. Not The Same 55
  13. Who I Am 60
  14. Lullaby Night 55
  15. Forget about the Blame ( Moon version) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 21.11.2015. Articolo letto 2228 volte.

 

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