Traumagain «Wasteland Prophecy» (2023)
Recensione
Dopo essersi fatti notare all'interno del panorama underground calabrese con la pubblicazione di numerosi demo, i Traumagain tornano sulle scene presentandosi con una bella chicca che prende il nome di Wasteland Prophecy, primo album ufficiale della band pubblicato nel 2023 per via indipendente.
Wasteland Prophecy è un disco che lascia il sipario aperto ad un death metal nudo e crudo senza esclusione di colpi, un death metal spietato che travolge violentemente con la sua carica aggressiva, devastante e apocalittica di cui i Traumagain si portano dietro fin dalla loro fondazione e che li ha resi caratteristici per la loro impronta deleteria e catastrofica con cui si firmano in ogni luogo che hanno visitato.
Sferragliate assassine, taglienti come lame vengono sprigionate dalla chitarra di MikyDeath che si alterna fra riff così distorti da riuscire ad alterare anche l'aria circostante attraverso la produzione di una sonorità squarciante e violenta, e fra assoli brevi ma intensi, che penetrano forzatamente nella psiche dell'ascoltatore tramutandosi in brividi che scorrono in base alla cadenza della stessa velocità pazzesca delle dita che si muovono agilmente sulle corde degli strumenti.
Le percussioni della batteria sono prese di mira da colpi mastodontici e frullate spaventose allo stesso ritmo di una Beretta PMXs fresca di fabbrica che scarica il suo caricatore su pelli alquanto dure se vengono risparmiate anche da una sola incrinatura; cosa che non si può garantire per le ossa di chi, pienamente all'oscuro del tipo di materiale preso sotto mano, non le ha calcificate al punto giusto per sopportare questa frana di meteoriti infernali che atterrano su di esso.
Buzz ci investe con il suo ringhio similmente ad un cane rabbioso, un latrato fiero che si esprime con una furia ed un furore imparagonabili persino a quelli di qualsiasi bestia demoniaca descritta nei racconti della narrativa mitologica; un boato che come un uragano spazza via qualsiasi cosa mobile o immobile trovi lungo la sua strada.
Possente oltre ogni misura, devastante al di sopra di ogni regola, ma soprattutto, estremo decisamente al di fuori di qualsiasi limite: Wasteland Prophecy racchiude in sé tutta la vera essenza del più autentico death metal in circolazione fin dal suo primo vagito, un album dove i Traumagain hanno riversato tutta la loro devozione che hanno per questo genere musicale, un album dove rabbia, tecnica e virtuosismo si uniscono insieme per dare origini ad un sound micidiale, feroce e privo di qualsiasi rallentamento da consentire all'ascoltatore di riprendere un minimo di fiato.
Se amate il death metal elaborato e spiazzante al tempo stesso, se siete veri promotori del motto "extreme music for extreme people", potrete stare certi che con Wasteland Prophecy dei Traumagain, sarete messi alla prova se la vostra attitudine a questo tipo di musica è veritiera oppure no; nel caso lo foste, non troverete alcun motivo di criticare negativamente una sola nota di questo disco.
Track by Track
- Spit On Your Enemy 85
- The Extincion 75
- The Dead Retaliate 80
- Wasteland Prophecy 85
- Labyirinths Of Sickness 80
- Sentenza Di Morte 75
- You Are Nothing 75
- Enigma In Blood 80
- Desolation Symphony 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
80Recensione di Sabba Maledetto » pubblicata il 08.01.2024. Articolo letto 523 volte.
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