Trick or Treat «Tin Soldiers» (2009)

Trick Or Treat «Tin Soldiers» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2823

 

Band:
Trick or Treat
[MetalWave] Invia una email a Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Trick or Treat

 

Titolo:
Tin Soldiers

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Conti: Voce
Luca Cabri: Chitarra
Guido Benedetti: Chitarra
Leone Villani Conti: Basso
Mirko Virdis: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
47' 49"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A distanza di tre anni dall’eccellente debut album “Evil Needs Candiy Too” tornano i modenesi “Trick or Treat”, nati e cresciuti come tribute band degli Helloween e avventuratisi con buoni risultati nella produzione di musica originale. Certo, come ho già avuto modo di dire, il debut suonava molto come un “Keeper of the Seven Keys parte terza fatto come si sarebbe dovuto fare”, quindi certo non brillante per personalità, ma ad avercene di dischi come quello…
Ora i nostri, invece di sedersi sugli allori di uno stile oramai consolidato e magistralmente appreso, raccolgono il guanto di sfida lanciato da chi ha sostenuto che fossero solo una clone-band e ci propongono questo “Tin Soldiers”, lavoro che si presenta ancora una volta con una splendida grafica fumettosa ma cupa (curata dal singer Alessandro) e si apre con una giocosa intro che ci lancia subito in uno dei pezzi più lanciati e più Helloween-style del disco: il singolo “Paper Dragon”. I suoni sono eccellenti, anche migliori di quelli del debut, e le capacità tecniche dei cinque non sono certo più oggetto di discussione: ottima esecuzione, arrangiamenti curati e un notevole gusto per melodie che restano subito stampate in testa.
Se il disco si mantenesse su questa falsa riga avremmo una (buona) riproposizione del debutto, ma ecco arrivare il piglio hard rockeggiante di “Take Your Canche” dove accanto ad Alessandro compare uno dei migliori metal singer italiani, Michele Luppi, che fornisce una prova degna della sua nomea.
La buona “Freedom” ci riporta su territori più classicamente power, ma con un piglio meno happy, del passato mentre nella successiva “Hello Moon” l’atmosfera si fa quasi AOR e ti arriva l’ospite che sempre desideri ma che raramente di aspetti, The Voice of Power Metal: Mr Michael Kiske. Non me ne vogliano Alessandro e Michele, eccellenti cantanti e autori di un ottima prova, ma qui è il cuore che parla e so di essere poco imparziale. La pecorella smarrita del metal fa sognare al solito con una prova maiuscola che impreziosisce un pezzo di per sé già eccellente.
Ancora doppia cassa “a elicottero” per ”Elevator for the sky”, buon pezzo con un gran lavoro di batteria e di riffing mentre l’ironia tipica dei modenesi torna a galla con “Loser Song”, cavalcata dall’aria giocosa che però non incide come di solito i nostri sanno fare.
“Tears Against your Smile” è la power ballad di rito, un pezzo dalle tinte malinconiche dove il duetto tra Alessandro e Kiske regala emozioni vere e che ci porta al riuscitissimo up-tempo “Final Destination” dove l’atmosfera si fa più oscura e tesa, quasi drammatica.
Questa vena viene seguita anche nella mini-suite in due parti che da il titolo all’album, un gran bel pezzo che se ricorda gli Helloween, ricorda più quelli di “Dark Ride” che quelli happy del primo periodo.
Tirando le somme questo “Tin Soldiers” è un eccellente ritorno per i cinque burlonissimi metallari italioti che ci fanno vedere come stiano “diventando grandi” forgiando ora uno stile più personale, senza sbragare dimenticandosi il proprio recente passato. Un lavoro che piacerà ai vecchi fan della band ma che può interessare anche chi non si ciba esclusivamente di happy metal. Noi intanto ce lo godiamo e intanto speriamo che, come la storia insegna, il terzo disco sia quello del botto!

Track by Track
  1. A Night in the Toyshop 70
  2. Paper Dragon 80
  3. Take yor Chance 80
  4. Freedom 75
  5. Hello Moon 85
  6. Elevator for the Sky 80
  7. Loser Song 70
  8. Tears Against Your Smile 80
  9. Final Destination 80
  10. Tin Soldiers pt1 75
  11. Tin Soldiers pt2 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Maglor » pubblicata il --. Articolo letto 2823 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti