Whiskey & Funeral «Whiskey Crucis» (2016)

Whiskey & Funeral «Whiskey Crucis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.06.2017

 

Visualizzazioni:
1815

 

Band:
Whiskey & Funeral
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Whiskey & Funeral [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Whiskey & Funeral [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Whiskey & Funeral

 

Titolo:
Whiskey Crucis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Maurizio Montagna :: Drums;
- Damiano Bracci :: Drums;
- Stefano Montagna :: Vocals, Guitars;
- Mattia Maiorino :: Guitars;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
36' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I romani Whiskey & Funeral tornano sulle scene con questo nuovo “Whiskey Crucis” dimostrandoci di non aver certamente voglia di smettere di farci ascoltare il loro death metal. Le otto tracce del disco, offrono sonorità semplici, non compatte e allo stesso tempo decisamente folli dall’inizio alla fine. Ciò che rende apprezzabile il lavoro è in sostanza il repentino cambio tra andature spinte ad altre decisamente accelerate alla massima potenza. In tutto ciò, non dispiacciono i riff d’apertura dei brani e le annesse strutture che evidenziano sin troppo bene il caratteristico stile death metal che resta praticamente radicato su se stesso senza mai andare a richiamare a se altri contesti thrash prog o quant’altro. Indubbiamente la qualità del lavoro pare non eccellere troppo sotto il profilo della produzione che offre, ad avviso di chi scrive, un impatto musicale poco evidente. Alcuni brani tra cui “Daemons” e “Funeral Butcher” rendono quasi un discreto effetto compositivo, se si considera anche il buon growl che li caratterizza tutti dall’inizio alla fine; in altri, come nel caso di “Only One” e di “Alice in Whiskeyland” il suono della batteria pare troppo radicalizzato in blast beat che dopo un po’ tendono a stancare a causa della poca fantasia. In ogni caso la sensazione che si ha all’ascolto è quella che il sound della batteria sia eccessivamente prevalente rispetto a tutto il resto offuscando il più che discreto lavoro che si percepisce quando la drums affronta percorsi un po’ meno estremizzati. Quanto anche ai restanti tre brani con particolare riferimento a “Under the Ferryman’s Sight” si ripropone il problema prima citato che forse meno si percepisce nel penultimo “Dreams of Death”; l’outro conclusivo “Seaclaws”, è invece un acustico pacato e quieto. Il disco, pur offrendo un discreto lavoro strutturale nei brani, è inficiato da una non troppo buona produzione che antepone gli eccessivi suoni della batteria rispetto a tutto il resto e come tale offre purtroppo una mediocre soluzione.

Track by Track
  1. The Bitch with the Big M S.V.
  2. Daemons 60
  3. Funeral Butcher 60
  4. Only One 50
  5. Alice in Whiskeyland 50
  6. Under the Ferryman's Sight 55
  7. Dreams od Death 60
  8. Seaclaws S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
57

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 23.06.2017. Articolo letto 1815 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.