Visionoir «The Second Coming» (2021)

Visionoir «The Second Coming» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
05.08.2022

 

Visualizzazioni:
1120

 

Band:
Visionoir
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Titolo:
The Second Coming

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Sicur :: Everything

 

Genere:
Avantgarde / Prog Metal

 

Durata:
52' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.09.2021

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Darkwave/Gothic? Per niente, forse a inizio carriera. Visionoir è una one man band da Udine che in questo disco ci propone qualcosa di parecchio personale, ricercato e ben fatto, in circa 52 minuti e passa di musica.
L’inizio del disco è infatti una specie di musica progressive dal sound inquieto e abbastanza oscura, sulla falsariga dei Porcupine Tree, ma bastano pochi altri minuti per capire che qui si va oltre, a livello d’influenze, con tanto di blast beats e voci urlate che portano tutto decisamente su binari più metal, per poi aggiungerci un cantato melodrammatico alla fine del brano successivo e influenze variegate che rendono l’ascolto di questi brani molto sfumato a livello d’influenze, e soprattutto pieno zeppo di note. Il tutto lo si sente anche nei brani successivi, tuttavia aggiungendo ancora altre influenze senza che il risultato risulti scollato, come il death metal lento di “Breathless” e il tocco del tutto avantgarde di “Horror vacui”, che va a finire nientemeno che ai Pensées Nocturnes, con tanto di sassofono su soundscape onirico.
Finora si ha un disco non tanto facile da digerire, ma incredibilmente suggestivo e che si lascia ascoltare per l’ingegno dei brani, così schizzati eppure fruibili. Senonché, Alessandro Sicur, unico componente di questa band, prende una decisione abbastanza discutibile e decide di affidare la quasi totalità della seconda parte dell’album a dei brani sulla falsariga di quelli precedenti, chiaramente non arrangiati per la voce, e però con la voce costantemente presente, ma narrata. Il tutto per un risultato che ho sentito e risentito, e che trovo sinceramente incomprensibile. Non è tanto chiaro cos’è successo qui, se Visionoir ha finito le cartucce oppure se si è allargato un po’ troppo, ma sta di fatto che la seconda parte del disco, se si esclude una “no more” più in riga coln la prima parte dell’album, diventa più prevedibile e anche un po’ autoreferenziale senza che ce ne sia un buon motivo.
Il giudizio finale per ora premia l’originalità di “The second coming” e ci aspettiamo di sentire cosa sa fare Visionoir, essendosi per ora dimostrato un gruppo che sa ben barcamenarsi tra prog metal e avantgarde metal, anche se con un po’ di dispersività.

Track by Track
  1. Lost in a maze 70
  2. The snooping shadow 75
  3. The vulture eye 70
  4. Breathless 75
  5. Horror vacui 75
  6. They speak by silences 60
  7. No more 75
  8. Born like this 65
  9. Silent sea 60
  10. The second coming 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 05.08.2022. Articolo letto 1120 volte.

 

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