The Chasing Monster «To Part And Live» (2022)

The Chasing Monster «To Part And Live» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
12.10.2022

Band:
The Chasing Monster

Titolo:
To Part And Live

Nazione:
Italia

Formazione:
Alessio Bartocci :: Guitar, Backing Vocals
Leonardo Capotondi :: Guitar, Backing Vocals
Edoardo De Santis :: Drums, Vocals, Synths
Francesco Di Marco :: Sound
Gabriele Santoni :: Bass

Genere:
Post-rock

Durata:
37' 32"

Formato:
CD

Data di Uscita:
14.01.2022

Etichetta:
Antigony Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion

Recensione

Molto interessante questo terzo album (credo) dei Viterbesi The Chasing Monster, una delle poche band a fare musica Post come si deve, molto atmosferica e rilassata, ma capace di buoni cambi di marcia all’interno dei brani, nonché di un ottimo sviluppo delle melodie all’interno dei brani, che per questo motivo hanno il successo garantito.
In realtà, la componente semiacustica, rilassata e sognante, è decisamente quella che prevale in quest’album, come si sente sin dalla opener “Tonight, our last night together”, con uno stile musicale che rigetta le lungaggini del post, e che invece si va a tuffare in un mood rilassato e calmo, ma sempre con un certo andamento leggiadro, che per il mood sognante vanno a ricordarmi perfino qualcosa degli ultimi Solsfafir, e tutto con una melodia ben sviluppata, di cui si diceva sopra. Questo, insieme a delle spoken vocals per rendere tutto ancora più onirico, è di fatto il mood principale dell’album, che nonostante una sostanziale monodirezionalità del sound, riesce comunque a dare una differenziazione dei brani e a non renderlo una soluzione musicale ripetuta varie volte, e a ribadirlo ci sono le parti più elettriche e rare in stile tipicamente doom, come “Wolves Pt. 2” o la seconda parte di “Travel, loss”. Questo è, in poche parole, “To part and live”: è un album post rock che non si dilunga molto e che sa cambiare mood all’interno dei brani in maniera eccellente, con l’uso delle due chitarre sfruttato a dovere e con una solista non invadente che guarnisce i brani alla perfezione, a cui trovo il solo difetto di non provare mai la carta dell’easy listening almeno per un brano, con un ritornello o un brano più canonico ed esemplificativo del sound di questo album.
Nonostante questo, “To part and live” è un buon esempio di come fare musica Post suggestiva e dal bel senso melodico. Se amate un certo feeling struggle in questo genere musicale, date una chance a questo album.