Aneurisma «Inside My Rage» (2021)
Recensione
Disco di debutto Alternative/Rock/Grunge dopo un po’ di gavetta per i miei conterranei Pescaresi chiamati Aneurisma, che in questo “Inside my rage” condensano 11 brani facili facili da sentire e con un certo potenziale, in poco meno di 45 minuti di musica. La ricetta è semplice: un approccio rock spoglio e senza fronzoli, a volte ombroso tipo “In Utero”, ma anche con un po’ di cangianza nei brani e nelle influenze, aggiungete un po’ di doom sporadico che a tratti affiora, ed ecco fatto. Il tutto per un risultato a dire il vero così così.
Gli Aneurisma infatti non commettono errori marchiani nelle loro composizioni, ma credo semplicemente che tutto funziona bene, è solo che il disco è il frutto di una band ancora un po’ acerba. Ascolti i brani, te li gusti e scorrono bene, ma c’è sempre qualcosa che non ridà al 100%: a volte sono i riffs ad essere un po’ semplici nella comunque pur buona title track, altre volte sono i ritornelli un po’ deboli di “Come undone”, “Plastic mask” e “Lost my way” a penalizzare i brani, altre volte ancora c’è un senso di cercare di fare tutti singoli dimenticando che certi brani posso spaccare pur non essendo tali, ed è il caso ancora di “Lost my way”, un brano non male ma con questi due difetti, o una “Shame” che con quell’arpeggio poteva funzionare meglio come episodio introspettivo che come altro brano rock. È dalla seconda parte che gli Aneurisma vanno un po’ meglio, visto che la loro voglia di fare rock viene messa meglio a fuoco e scaturiscono brani più globalmente riusciti come la diretta “Insanity”, la variegata “Coma”, minimale all’inizio e più accentuata alla fine, fino alle atmosfere grigie e distanti di “I don’t think I hate myself”, per un risultato complessivo del disco che ci fa ben sperare per il futuro, ma che per il momento va un po’ a fasi alterne, convincente in certi momenti e non tanto incredibile in altri.
Ne risulta dunque un disco, questo “Inside my rage” forse un po’ da focalizzare come personalità e probabilmente anche da arricchire come influenze stilistiche e personalità, ma comunque ci siamo. Avanti così, ragazzi.
Track by Track
- Inside my rage 70
- Come undone 65
- Lost my way 65
- Shame 65
- Never say 70
- Plastic mask 65
- Insanity 75
- Waste 65
- Coma 70
- I don't think I hate myself 70
- Nitro (Instrumental) 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl » pubblicata il 14.10.2022. Articolo letto 671 volte.
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