Aneurisma «Inside My Rage» (2021)

Aneurisma ĢInside My Rageģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.10.2022

 

Visualizzazioni:
671

 

Band:
Aneurisma
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Titolo:
Inside My Rage

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Antonio Orlando :: Vocals and guitar
Luca Degl'innocenti :: Bass and backing vocals
Ettore Saluci :: Drums

 

Genere:
Grunge / Alternative-Rock

 

Durata:
44' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2021

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Disco di debutto Alternative/Rock/Grunge dopo un po’ di gavetta per i miei conterranei Pescaresi chiamati Aneurisma, che in questo “Inside my rage” condensano 11 brani facili facili da sentire e con un certo potenziale, in poco meno di 45 minuti di musica. La ricetta è semplice: un approccio rock spoglio e senza fronzoli, a volte ombroso tipo “In Utero”, ma anche con un po’ di cangianza nei brani e nelle influenze, aggiungete un po’ di doom sporadico che a tratti affiora, ed ecco fatto. Il tutto per un risultato a dire il vero così così.
Gli Aneurisma infatti non commettono errori marchiani nelle loro composizioni, ma credo semplicemente che tutto funziona bene, è solo che il disco è il frutto di una band ancora un po’ acerba. Ascolti i brani, te li gusti e scorrono bene, ma c’è sempre qualcosa che non ridà al 100%: a volte sono i riffs ad essere un po’ semplici nella comunque pur buona title track, altre volte sono i ritornelli un po’ deboli di “Come undone”, “Plastic mask” e “Lost my way” a penalizzare i brani, altre volte ancora c’è un senso di cercare di fare tutti singoli dimenticando che certi brani posso spaccare pur non essendo tali, ed è il caso ancora di “Lost my way”, un brano non male ma con questi due difetti, o una “Shame” che con quell’arpeggio poteva funzionare meglio come episodio introspettivo che come altro brano rock. È dalla seconda parte che gli Aneurisma vanno un po’ meglio, visto che la loro voglia di fare rock viene messa meglio a fuoco e scaturiscono brani più globalmente riusciti come la diretta “Insanity”, la variegata “Coma”, minimale all’inizio e più accentuata alla fine, fino alle atmosfere grigie e distanti di “I don’t think I hate myself”, per un risultato complessivo del disco che ci fa ben sperare per il futuro, ma che per il momento va un po’ a fasi alterne, convincente in certi momenti e non tanto incredibile in altri.
Ne risulta dunque un disco, questo “Inside my rage” forse un po’ da focalizzare come personalità e probabilmente anche da arricchire come influenze stilistiche e personalità, ma comunque ci siamo. Avanti così, ragazzi.

Track by Track
  1. Inside my rage 70
  2. Come undone 65
  3. Lost my way 65
  4. Shame 65
  5. Never say 70
  6. Plastic mask 65
  7. Insanity 75
  8. Waste 65
  9. Coma 70
  10. I don't think I hate myself 70
  11. Nitro (Instrumental) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 14.10.2022. Articolo letto 671 volte.

 

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