Eldritch «EOS» (2021)

Eldritch «Eos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
21.11.2022

 

Visualizzazioni:
708

 

Band:
Eldritch
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Titolo:
EOS

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Terence Holler :: vocals
Eugene Simone :: guitar
Rudj Ginanneschi :: guitar
Oleg Smirnoff :: keyboards
Dario Lastrucci :: bass
Raffahell Dridge :: drums

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
1h 5' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.11.2021

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dodicesimo album per la classica band Eldritch, che dimostra davvero una ispirazione inesauribile nel corso degli anni col loro progressive metal, e che in questo album ritornano in piena forma, con un sound vagamente oscuro che emerge diverse volte nel corso di questo “Eos” ma sempre con una tastiera che assume il ruolo da mattatrice e che costituisce la vera colonna portante del sound di “Eos”, che più che intervenire con degli assoli, riesce a tenere tutto egregiamente insieme cesellando i vari brani e facendo da collante, ma senza oscurare l’apporto degli altri strumenti, semmai con .
Questo lo si sente in parte dalla opener “Failure of faith”, ma specialmente da “The cry of a nation”, formando un brano Prog metal complesso ma non spocchioso né altezzoso, e con passaggi davvero degni di nota, come quello a 4 minuti di questo brano. E se si sente qualcosa di barocco in “Circles” nonché una certa coralità, “Eos” si conferma essere come un album tutt’altro che monodirezionale, con una “No obscurity” più esemplificata nella struttura, subita alternata alla lunga “Sunken dreams”, chiaramente più progressive, anche se secondo me l’episodio più riuscito del disco consiste nella title track, che costituisce una vera e propria summa compositiva del disco, dall’atmosfera imponente e con un certo drammatismo che cresce nel brano ma senza renderlo pretenzioso.
In conclusione, poco da dire: “Eos” è l’ennesimo disco di un gruppo che di andare in pensione proprio non ne vuol sentire parlare, tra i migliori sentiti di quest’anno in ambito prog metal.

Track by Track
  1. Dead Blossom- Intro S.V.
  2. Failure of faith 75
  3. The cry of a nation 80
  4. Circles 80
  5. No Oscurity 80
  6. Sunken Dreams 85
  7. Fear me 80
  8. I can't believe it 80
  9. The awful closure 75
  10. Eos 85
  11. Runaway (Bon Jovi cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 21.11.2022. Articolo letto 708 volte.

 

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