Bosco Sacro «Gem» (2023)

Bosco Sacro «Gem» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Zolgia108 »

 

Recensione Pubblicata il:
12.02.2023

 

Visualizzazioni:
382

 

Band:
Bosco Sacro
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Titolo:
Gem

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo Monti - chitarra
Giulia Parin Zecchin - vocals and lyrics
Luca Scotti - batteria
Francesco Vara- chitarra

 

Genere:
Doom / Ambient / Trip-hop

 

Durata:
31' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.02.2023

 

Etichetta:
Avantgarde Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mi ritrovo tra le "mani" un disco presentato in maniera eccelsa e la cui descrizione (letta sul sito dedicato) mi incuriosisce ed amplifica le mie aspettative. Essendo io un appassionato di tutti i generi da cui traggono ispirazione gli artisti coinvolti, non vedevo l'ora di ascoltare un mix che ritengo promettente.
Il loro debutto parte con Ice Was Pure, la prima fase introspettiva è stata macchiata dal fascino eterno della scena francese Zeuhl post Mekanik: voce alla Stella Vander, ogni battito mischiato ai sintetizzatori mi ricorda il tratto distintivo dei Magma quando vogliono riportare all'attenzione chi si è perso nell'atmosfera, ciò che disapprovo è il loro utilizzo eccessivo che mi distrae e non mi dà mai tempo di perdermi veramente, un costante alternarsi di risveglio e assopimento che non porta ad altro che a confusione.
Be Dust è promettente, spicca molto la voce che riesce a vagare ed a liberarsi. I passaggi semi-tonali danno spazio alla cantante che in questo brano mostra tutta la sua personalità, purtroppo il problema presente nel brano precedente permane e continua a distrarmi, credo che alcune caratteristiche debbano essere ben ponderate e non spremute fino ad esaurirne i vantaggi. Gli ultimi minuti con vocalizzi ed il finale in crescendo mi hanno colpito positivamente.
In Fountain of Wealth posso apprezzare ulteriori capacità canore, con rimandi che spaziano dalla O'Riordan alla Galàs, e sempre in questo brano nasce il primo vero dialogo tra ritmica e voce che insieme si snodano bene tra le vie oscure dell'anima, il tappeto strumentale mi ricorda i brani più introspettivi degli Unkle in Psyence Fiction.
Emerald Blood si sviluppa da un arpeggio alla Out on a Limb (Lunatic Soul), ed è un grande complimento. Geniali poi l'esplosione e la ricaduta, che trasformano completamente i tratti acquisiti finora per scagliare la tanta tensione accumulata, è sicuramente il brano più passionale e diretto dell'album.
Les Arbres Se Rampiquent è stato in grado di farmi sognare con un timbro vocale che tocca il profondo, dal titolo speravo in un cambio di lingua alla Amesoeurs e così è stato, la musicalità del francese è stata gestita bene, e seppure poi sia stato di nuovo sfruttato il tratto a questo punto "distintivo" della band (invito ad ascoltare un pezzo come Ëmëhntëhtt-Ré I per capire la mia critica) lo ritengo un brano ben riuscito.
L'ultimo brano, Bosco Sacro, non lo ritengo giudicabile. Riprende troppo dalla prima parte del pezzo precedente, non ho compreso il messaggio e non ho trovato una motivazione valida per provarci, ma sono sicuro che ci sia e che sia anche profonda.
Lungi da me giudicare male il lavoro del Bosco Sacro, sono degli ottimi artisti che hanno imboccato una strada giusta in Gem, penso solo che una volta trovata la strada poi si debbano scovare i vicoli più reconditi per poter fare un vero balzo sopra gli altri. Adoro trovare rimandi e ispirazione (come nel caso di Lunatic Soul e Unkle), un po' meno i gran paroloni che mi hanno presentato un album dal sound innovativo, avant-garde, "a new expressive language", avrei preferito meno parole e più contenuti. Forse sono io a non essere stato in grado di afferrare bene la loro personalità, o forse è la band ad essere troppo protetta in sè stessa per poter essere afferrata da me. "I am not afraid to be dust", fate tesoro delle vostre parole. Attendo l'evoluzione.

Track by Track
  1. Ice Was Pure 55
  2. Be Dust 60
  3. Fountain of Wealth 65
  4. Emerald Blood 70
  5. Les Arbres Se Rampiquent 65
  6. Bosco Sacro 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Zolgia108 » pubblicata il 12.02.2023. Articolo letto 382 volte.

 

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