Aramas « I Fasti del Passato» (2022)

Aramas «I Fasti Del Passato» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
30.05.2023

Band:
Aramas

Titolo:
I Fasti del Passato

Nazione:
Italia

Formazione:
Massimiliano :: All instruments

Genere:
Extreme Metal

Durata:
1h 0' 35"

Formato:
CD

Data di Uscita:
04.02.2022

Etichetta:
Nova Era Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Questa versione di “I fasti del passato” di Aramas, progetto solista di Roma, corrisponde a una ristampa di un disco già edito nel 2018 e per questa occasione uscito sotto diversa label e rimasterizzato. La musica proposta qui è “Black metal sperimentale”, e sostanzialmente sono d’accordo, ma devo aggiungere che questa release è estremamente di nicchia, autarchica in molte cose e coraggiosa a livello di songwriting, al punto che facilmente troverà molti che non apprezzeranno e chi invece apprezzerà, ma non credo ci saranno vie di mezzo.
E questo per molti motivi, tra cui una qualità sonora chiaramente lo-fi e decisamente da migliorare, dove certi strumenti non tradizionali coprono troppo la musica, e dove un po’ tutto si poteva equalizzare meglio, passando per certi riffs che insistono su velocità medie o basse, raramente veloci, semplici e soprattutto con influenze variabili, a volte che si rifanno al black metal tipo i primi due brani, altre volte invece molto più orientati sul doom come nella title track, e altre volte ancora che sembrano trovarsi a loro agio nello sludge, come in “Eterno momento”; ne risulta un sound certamente anomalo e a volte caotico, eppure che in qualche modo funziona, visto che per quanto è autarchico, comunque ti attira. Ne sia un esempio la già citata “Eterno momento”, probabilmente l’episodio più riuscito dell’album, oppure la molto minimalista “Il nulla”, o anche l’altrettanto interessante “Peste lo colga”, un brano che suona come un folk metal grezzo ed estremamente underground, e paradossalmente funziona meno proprio quando si cerca di suonare black metal più canonico, come in “Damnatio memoriae” o “Mala sulfurea”, brano quest’ultimo che sinceramente io avrei scartato.
Insomma, “I fasti del passato” è un disco coraggioso e parecchio inconsueto, frutto di una mente che vuole fare ciò che vuole e non rinchiudersi nei generi, alla faccia di chi definisce sperimentale pur facendo poi black metal classico ma con due strumenti aggiunti al pc. Non è affatto un disco perfetto, a volte non so neanche se i riffs black metal siano adatti per un sound di questo tipo, e altre volte la realizzazione tecnica dell’album può migliorare, ma in qualche modo sta in piedi e fa di molte delle sue particolarità il suo punto di forza, proprio come certe cose dei Peste Noire, e questo giustifica il voto che decido di dargli. Come detto prima, molti non apprezzeranno la sua bellezza difettata, ma altri invece sì. A voi dunque la scelta, ma consiglio prima un ascolto approfondito prima di decidere l’acquisto.