The Bang! Tales «The Bang! Tales» (2023)

The Bang! Tales «The Bang! Tales» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
25.09.2023

Band:
The Bang! Tales

Titolo:
The Bang! Tales

Nazione:
Italia

Formazione:
- Giuliano :: Chitarra;
- Sarah :: Batteria;
- Giada :: Chitarra e Voce;
- Daniele :: Basso;

Genere:
Rock / Punk

Durata:
20' 34"

Formato:
EP

Data di Uscita:
09.02.2023

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Un debutto è sempre un po’ come andare al buio in una stanza piena di spigoli senza sapere che da un momento all’altro puoi farla franca o farti male. In sostanza l’omonimo Ep dei torinesi The Bang! Tales è un po’ questo: cinque tracce da cui trasuda un corposo impegno e, allo stesso tempo, la voglia di realizzare un qualcosa che può o meno lasciare il segno. Al di là di una produzione che fa storcere un po’il naso, la band riesce attraverso un decoroso hard rock punk a farsi breccia e correre in un tappeto fatto di buone melodie pregne di energia e sentita passione. Il tocco gentile della band è inevitabilmente inebriato in alcuni tra i brani in disamina tutti dalla tendenza intimistica protesa alla ricerca dell’amore ma anche all’imbattersi nella disillusione per poi tornare alla rinascita; musicalmente si assiste ad un qualcosa di semplice ma parimenti efficace la cui forza è in sostanza la carica di adrenalina che una tantum emerge sia dalla struttura dei brani che dal delicato clean. Se quindi l’opener “Oh Tonite” sembra essere un qualcosa che da un momento all’altro sia pronta ad indurre un certo sprint, “Call Me Medeleine” si orienta più su un assetto hard rock semplice senza sorprendere o farci ammaliare; più oscura e sempre disposta in un hard rock moderato è “And The Comes The Sun” quasi sdolcinata e ancora una volta decisamente semplice nei contenuti; finalmente arriva il brano che tardava a farsi apprezzare con “The Thrill”, dove lo scatenarsi è la regola e non l’eccezione; chiude l’Ep “My Lula” brano sempre disposto sullla scia dei suoi predecessori. L’Ep indubbiamente ha diverse cose da rivedere a cominciare dalla produzione e forse anche un po’ dalla struttura dei brani che, tolti per la discreta prove del clean, fatta qualche rara eccezione rimane abbastanza statico con il rischi di rendere il tutto un po’ noioso.