Tanz Akademie «Hullabaloo» (2024)

Tanz Akademie «Hullabaloo» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.05.2024

 

Visualizzazioni:
300

 

Band:
Tanz Akademie
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Titolo:
Hullabaloo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Francesco Nada :: sassofono, chitarra;
- Luca Assisi :: chitarra;
- Matteo Boglietti :: corno francese
- Giovanni Lo Vano :: voce, chitarra;
- Matteo Cicolin :: batteria;
- Michele Reggio :: basso;

 

Genere:
Alternative Rock

 

Durata:
44' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.04.2024

 

Etichetta:
Overdub Recordings
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Red&Blue Music Relations
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Recensione

L’alternative rock proposto con “Hullabaloo”, disco d’esordio dei piemontesi Tanz Akademie pare abbastanza interessante ma allo stesso tempo poco consono al metal a cui di solito siamo abituati. Ciò che innanzitutto colpisce dalle dodici tracce del debutto sono l’attitudine a prendere spunto non soltanto dall’alternative ma anche dal post punk pop a cui la band ama appellarsi per dare luogo a melodie insolite e del tutto trascendentali rispetto a quello che quotidianamente siamo soliti ascoltare. Ciò su cui punta la band è diciamo un concept di natura filosofica che si ispira a viaggi protesi alla ricerca di luce al di fuori dei condizionamenti del buio a cui siamo solitamente abituati estrapolando un insieme di sonorità che tendono a sembrare più un baccano che altro. Non riff ma partenze fatte tra ambientazioni e richiami ad un qualcosa che prende corpo da lontano, senza schemi e senza alcuna induzione. Tolti alcuni esempi tra come “Tomorrow” o “Geistewalzer”, la dozzina riserva un qualcosa non semplice da assimilare sia per le atmosfere richiamate che per le emozioni che rappresentano il fulcro dell’intero lavoro. Le melodie esternate dal clean abbracciano anche momenti che cercano un confronto diretto scontrandosi con le andature più determinate a base di pop punk. Altri brani invece come “Special Town” e “Widows” conducono l’ascoltatore in atmosfere fatte di sax, alternative e voglia di sperimentare qualcosa di diverso dal comune; c’è poi “Lollipop” che richiama l’attenzione sul fine serata di quei locali fumosi tra whisky e sigari di periferia; toni più oscuri ma per sempre punk pop per “Venice”, tra caldo clean e atmosfere silenti. Definirei il disco come sperimentale ma non certo metal, composto da un insieme di assetti diretti alla voglia di osare senza timore e il mettersi in gioco, ingredienti basilari per un esordio.

Track by Track
  1. The Vampire 60
  2. The Ghost 65
  3. Trst 60
  4. Tomorrow 70
  5. The Wake 65
  6. Geisterwalzer 70
  7. Special Town 65
  8. Widows 65
  9. Lollipop 65
  10. The House 70
  11. Venice 65
  12. The House (Reprise) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 29.05.2024. Articolo letto 300 volte.

 

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