Charun «Impending Decline» (2024)

Charun «Impending Decline» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
12.10.2024

Band:
Charun

Titolo:
Impending Decline

Nazione:
Italia

Formazione:
- Mario Di Ceglie :: chitarra ritmica, voce;
- Deimos :: chitarra;
- Simone Pirisi :: basso;
- Francesco Miatto :: batteria;

Genere:
Death Metal

Durata:
23' 18"

Formato:
EP

Data di Uscita:
29.03.2024

Etichetta:
New Density Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Music-Alive

Recensione

C’è aria di vendetta e cattiveria in questo primo Ep realizzato dai Chrum, band death metal formatasi dalle ceneri dei Coram Lethe oggi alle prese con “Impeding Decline”, un Ep di cinque tracce di enorme portata tenuto conto dell’incredibile lavoro forgiato dalle ritmiche di chitarra e batteria. Il debutto parziale della band, trattandosi di un Ep, ravvisa con estrema facilità la comprovata brutalità della band nell’arte e nella tecnica di questa specifica branca del metal. Ispirata sempre a band della portata di Morbid Angel, Emperor e Deicide le cinque tracce forgiate non solo si propongono in un definito death metal ma offrono anche un’ampia portata per quanto attiene all’apparato melodico assai caro alla band in alcuni passaggi. Ne sono prova anche gli stessi refrain generati nel corso delle accelerate ritmiche, che rimangono facilmente impresse nella mente dell’ascoltatore. Nel corso dell’ascolto non mancano lapalissiani richiami a Morbid Angel soprattutto nei passaggi appena più moderati, forti di un’ottima attitudine alla cura dell’apparato melodico; in ogni caso, non c’è un solo attimo in cui l’intensità offerta, sin dall’opener “As You Die In Dread”, cali ritmicamente nel proprio indiscusso credo; stessa cosa per l’ottima prova di “Impending Decline”, altro brano forte di potenti riff e di una muraglia sonora di impressionante spessore; “Relentless Fate”, pur mantenendosi sui toni dei suoi predecessori si caratterizza per l’ottimo mutamento ritmico e l’innata capacità di passare da contesti estremi ad altri melodici; “Predictable War”, si presenta in un mix tra mid tempo e accelerazioni in cui e l’ottimo growling a fare tutto il resto sotto un profilo di innata ed indiscussa cattiveria; l’Ep si chiude con gli abbondanti sei minuti di “Forsaken Path”, brano di una compattezza inaudita. Un debutto, se così vogliamo definirlo pur trattandosi di Ep, di enorme spessore compositivo da cui attendiamo quanto prima un completo full lenght con il quale continuare ad omaggiare questa, speriamo, piccola prova già di per sé enorme.