Stoned Turtle «Blackout» (2024)

Stoned Turtle «Blackout» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
12.03.2025

 

Visualizzazioni:
132

 

Band:
Stoned Turtle
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Titolo:
Blackout

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alessandro Vito :: cantante;
- Alessio Lai, chitarre;
- Fabrizio Ferro :: batteria;
- Nicolò Cavazzoni :: basso e cori;
- Stefano Arecco :: chitarre e cori;

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
33' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.03.2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La band degli Stoned Turtle nasce dalla fusione tra alcuni membri delle sciolte band degli Hydra e dei Blanck oltre al reclutamento di altri; entrambe, appartenenti al mondo del metal e del grunge, sin da subito hanno ideato in sala prove alcune tracce che hanno poi dato vita al debutto oggi in disamina intitolato “Blackout” pressato su otto tracce. Lo stile sin da subito si presenta abbastanza semplice, melodico nei contenuti, che ben abbraccia un contesto sonoro scuro pronto a dar vita ad un rock alternative dai contenuti piuttosto originali; forte di un clean multiforme e di una produzione abbastanza nitida nei contenuti, le tracce scorrono tra riff e andature intense e parimenti moderate rendendosi quasi commerciali nei contenuti. La band testualmente rileva che Blackout descrive la società odierna e come spesso costringa le persone a prendere decisioni senza poterci riflettere a sufficienza. Ci si sente invincibili finché non si è con le spalle al muro e, a quel punto, si cerca di comprendere cosa sta succedendo senza vedere nulla, finendo per non comprende quindi cosa stia accadendo. Le tracce scorrono in maniera decisa e determinata grazie agli ingredienti offerti da sonorità semplici e riff moderni tanto da offrire sin dall’opener “Sweet” una buona dose di intensità mantenendo toni un po’ oscuri; non male “Blackout” traccia dal sapore più diretto per la propria struttura sempre orientata su melodie e riff piuttosto orecchiabili; con “What Are You Waitin For” si ha un’apertura lenta, che si intensifica per poi ritornare nuovamente moderata. Un arpeggio di chitarra caratterizza “Crazy For You”, traccia non troppo intensa forte di un ritornello orecchiabile difficile da dimenticare. Le successive “Doors Of Perception” e “Isolation” si diversificano sia per contenuti sia per il mood forte di melodie quasi trasversali. Da ricordare è poi “Killing For The Master”, brano tipicamente con qualche spruzzata di heavy metal che ci conduce alla finale “Beyond The Truth”, brano tra i migliori del platter per il suo intensificarsi e per le inaspettate evoluzioni. Un debutto interessante che fa di questa band una nuova e sincera realtà da tenere sott’occhio.

Track by Track
  1. Sweet 75
  2. Blackout 75
  3. What Are You Waiting For 70
  4. Crazy For You 75
  5. Doors Of Perception 75
  6. Isolation 75
  7. Killing For The Master 70
  8. Beyond The Truth 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 12.03.2025. Articolo letto 132 volte.

 

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