Damsel's Demon Lovers «I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody» (2008)
Damsel's Demon Lovers
Titolo:
I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody
Nazione:
Italia
Formazione:
Teo – vocals, bass guitar
Erwin – guitar, back vocals
Dave – Drums. Djembe, back vocals
Genere:
Durata:
40' 7"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione
Poco tempo addietro parlando dei Damsel's Demon Lovers dissi che di lì a poco avrebbero fatto uscire il loro full lenght, ed eccoli qua con il loro album dal titolo prolisso come il monicker: I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody.
Il cd contiene 5 tracce dall'Ep che già ebbi modo di recensire ed altri cinque inediti registrati quest'anno ai Gulliver Studio.
La strada intrapresa dal terzetto trentino è rimasta sulla linea dell'Ep d'esordio, con la differenza che la produzione questa volta è più azzeccata e professionale.
L'intro The mob apre al primo pezzo: We Are the Mob. Rock puro ed energico, con influenze dai padri Stones e Queen of the Stone Age. La sezione ritmica è ben strutturata in The Bad Samaritan; pezzo trascinante che lascia grande spazio anche alle capacità della voce di Teo, come se il cantante si sentisse davvero a proprio agio su quelle linee.
Un po' più oscuro Lucifer is Back in Town; mid tempo dove si possono cogliere le influenze della musica di Iggy Pop.
Il pezzo di spicco è The Morning. Veramente fuori dal disco. L'intro è data dai bongo di Dave che sostengono una chitarra esotica, lenta, melodica e penetrante. Una sorta di ballad ritmata che spezza dal rock aggressivo.
Altro grande pezzo Black Sheep. Che fa tornare le cuffie a suonare un veloce pezzo rock, da headbanging con un riff portante catchy e violento. Anche Teo si fa più aggressivo, grande interprete in questa traccia, grazie anche al coinvolgente lavoro di backvocals di Erwin e Dave. Grande anche l'assolo di chitarra. Lasciatemelo dire in termini più prosaici, Black Sheep dal vivo spaccherà il culo sarà l'highlight dei concerti dei Damsel's e piacerà.
Dopo i fuochi d'artificio la conclusione è affidata ad un'altra ballad. Più energica delle precedenti, ma comunque struggente.
Avevo grandi aspettative dal trio trentino e non sono state deluse. I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody è un gran disco, sulle linee del precedente EP, ma più curato e studiato.
E' recente la notizia dello sciglimento degli Hanoi Rocks, e ne sono dispiaciuto molto. Ma i nostrani Damsel's di certo non li faranno rimpiangere, specialmente dal vivo.
Grandi.
Track by Track
- The Mob 65
- We Are the Mob 70
- The Bad Samaritan 70
- Talkin' to an Angel 75
- Lucifer is Back in Town 70
- Love Revolution 80
- The Morning 80
- Black Sheep 90
- Shoot 'n' Shine 65
- You Need to Cry 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
75Recensione di Barbaro » pubblicata il --. Articolo letto 659 volte.
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