Damsel's Demon Lovers «I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody» (2008)

Damsel's Demon Lovers «I'm The Son Of God, It's Not Worth Tellin' Anybody» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
659

 

Band:
Damsel's Demon Lovers
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Titolo:
I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Teo – vocals, bass guitar
Erwin – guitar, back vocals
Dave – Drums. Djembe, back vocals

 

Genere:

 

Durata:
40' 7"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Poco tempo addietro parlando dei Damsel's Demon Lovers dissi che di lì a poco avrebbero fatto uscire il loro full lenght, ed eccoli qua con il loro album dal titolo prolisso come il monicker: I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody.
Il cd contiene 5 tracce dall'Ep che già ebbi modo di recensire ed altri cinque inediti registrati quest'anno ai Gulliver Studio.
La strada intrapresa dal terzetto trentino è rimasta sulla linea dell'Ep d'esordio, con la differenza che la produzione questa volta è più azzeccata e professionale.
L'intro The mob apre al primo pezzo: We Are the Mob. Rock puro ed energico, con influenze dai padri Stones e Queen of the Stone Age. La sezione ritmica è ben strutturata in The Bad Samaritan; pezzo trascinante che lascia grande spazio anche alle capacità della voce di Teo, come se il cantante si sentisse davvero a proprio agio su quelle linee.
Un po' più oscuro Lucifer is Back in Town; mid tempo dove si possono cogliere le influenze della musica di Iggy Pop.
Il pezzo di spicco è The Morning. Veramente fuori dal disco. L'intro è data dai bongo di Dave che sostengono una chitarra esotica, lenta, melodica e penetrante. Una sorta di ballad ritmata che spezza dal rock aggressivo.
Altro grande pezzo Black Sheep. Che fa tornare le cuffie a suonare un veloce pezzo rock, da headbanging con un riff portante catchy e violento. Anche Teo si fa più aggressivo, grande interprete in questa traccia, grazie anche al coinvolgente lavoro di backvocals di Erwin e Dave. Grande anche l'assolo di chitarra. Lasciatemelo dire in termini più prosaici, Black Sheep dal vivo spaccherà il culo sarà l'highlight dei concerti dei Damsel's e piacerà.
Dopo i fuochi d'artificio la conclusione è affidata ad un'altra ballad. Più energica delle precedenti, ma comunque struggente.
Avevo grandi aspettative dal trio trentino e non sono state deluse. I'm the Son of God, It's not Worth Tellin' Anybody è un gran disco, sulle linee del precedente EP, ma più curato e studiato.
E' recente la notizia dello sciglimento degli Hanoi Rocks, e ne sono dispiaciuto molto. Ma i nostrani Damsel's di certo non li faranno rimpiangere, specialmente dal vivo.
Grandi.

Track by Track
  1. The Mob 65
  2. We Are the Mob 70
  3. The Bad Samaritan 70
  4. Talkin' to an Angel 75
  5. Lucifer is Back in Town 70
  6. Love Revolution 80
  7. The Morning 80
  8. Black Sheep 90
  9. Shoot 'n' Shine 65
  10. You Need to Cry 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

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