AA.VV. «Imperative Music Volume IV» (2010)

Aa.vv. «Imperative Music Volume Iv» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
950

 

Band:
AA.VV.

 

Titolo:
Imperative Music Volume IV

 

Nazione:
Brasile

 

Formazione:

 

Genere:

 

Durata:
1h 16' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L'etichetta brasiliana Imperative Records ha da poco sfornato la sua consueta compilation, ora giunta al quarto episodio discografico.
Non ho avuto modo di ascoltare le altre tre ma in questa sono contenute ben diciotto realtà musicali sparse per il globo. Dal Giappone all'Australia, passando per l'Italia, gli Stati Uniti, la Francia e via discorrendo.
Un progetto quindi molto serio e ben articolato, almeno fino al momento di cliccare su “play”.
Mi si apre il tutto con il gruppo belga dei Nightqueen e la loro Screaming For Mercy, metal moderno, suonata bene ma equalizzata in modo completamente sballato ed i troppi bassi ne sono un esempio.
Già dalla seconda traccia va meglio, sono i Fallen Angel, americani. Sul loro myspace, sotto alla voce “genere” c'è scritto semplicemente “metal” per cui non sapevo bene di fronte a cosa mi sarei trovato e invece i nostri si sono dimostrati adeguati nel loro buon Heavy e con una ottima voce del singer tra l'altro.
E' la volta dei blacksters americani Sacrament Ov Impurity -dal moniker molto Behemothiano che ricorda non poche canzoni dei nostri amici polacchi- i quali però non sono proprio all'altezza del genere che propongono e la loro “Blackened Skies Under a Dying Sun” è un flop dai connotati imprecisi.
Gli americani Elevator Death Squad irrompono con “Darkness Decaying The Unwilling”, un brano semplice e diretto molto stile Slipknot seguiti dai Nidhogg Ivaldir, anche loro blacksters, anche loro con un brano troppo sporco qualitativamente e troppo scadente per rasentare la sufficienza.
Di seguito ho trovato gli americani ana Kefr che con la loro Tonight We Watch The Children Fucking Burn mi hanno risollevato di animo. Il loro è una sorta di Progressive Metal estremo tendente al Death-Black. Tecnico quanto basta.
Dai Paesi Bassi giungono i Dark Reign che alzano la media suonandoci una discreta Premonition intinta completamente nel Thrash-Death poi direttamente dall'Israele arrivano i Mindless Echoes i quali si autodefiniscono Indie, ma secondo me strizzano di molto l'occhio al Dark Rock. Comunque sia sono risultati più che sufficienti e gradevoli.
Trovarsi dentro a tutta questa bolgia di generi anche l'AOR è stato per me motivo di grande gioia, AOR o quasi visto che la band interessata (i brasiliani Hardalliance) tendono anche all'Heavy ma sono stati un ascolto molto interessante.
Eccoci all'Italia finalmente. Giungono gli Eskimada con Lose Control, i nostri suonano un Alternative – Nu-Metal proprio non male e anche loro alzano la media seguiti ancora da altri italiani, i Disbeliever, i quali con la loro Reflections -Gothic- continuano sulla scia degli Eskimada a migliorare qualitativamente la lunga compilation.
Cambiamo nazione con gli svizzeri Koan, anche loro con connotati Alternative Rock, sufficienti, e cambiamo nuovamente paese con i portoghesi Venial Sin i quali non mi hanno convinto più di tanto nonostante la buona volontà di sperimentare sul Death-Black-Gothic. Qualità audio troppo scadente e non è nemmeno con i deathsters francesi Grazed né con i Funeral Whore (Paesi Bassi) che il tutto migliora poiché i primi propongono un Death Metal scontatissimo e i secondi ancora del Death ma con risultati sonori al limite dell'ascoltabile.
Andiamo dall'altra parte del globo con i giapponesi Gokuraku Joudo e con il loro buon Melodic Death Metal sperimentale cantato nella loro lingua madre (interessantissimo) e, come ultimo gruppo, scendiamo in Australia con i Bistu. La loro molto diretta Fuck Machine è molto interessante accorpando il Nu-Metal con il Punk dalle venature Death. Gruppo molto valido.
In conclusione potrei dire che chiunque cercasse una lunga compilation dai contenuti più che variegati può senz'altro rivolgere l'interesse alla Imperative Music ma per quanto riguarda la scelta di alcuni gruppi francamente l'ho trovata discutibile.

Track by Track
  1. Nightqueen - Screaming For Mercy 55
  2. Fallen Angel - Dark Lord 70
  3. Sacrament Ov Impurity - Blackened Skies Under A Dying Sun 70
  4. Skox - Destruction 75
  5. Elevator Death Squad - Darkness Decaying The Unwilling 60
  6. Nidhogg Ivaldir - The Last Acquisition, The First Triumphant 50
  7. Ana Kefr - Tonight We Watch The Children Fucking Burn 65
  8. Dark Reign - Premonition 70
  9. Mindless Echoes - Midlife Crisis 65
  10. Hardalliance - Hard Rock For Tonight 70
  11. Eskimada - Lose Control 70
  12. Disbeliever - Reflections 70
  13. Koan - Behind Blue Eyes 65
  14. Venial Sin - Insanity 50
  15. Grazed - Beuargggllll 50
  16. Funeral Whore - Camp Blood 40
  17. Gokuraku Joudo - Kandata Jigokuhen 70
  18. Bistu - Fuck Machine 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

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