Rancor «Release The Rancor» (2010)

Rancor «Release The Rancor» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1505

 

Band:
Rancor
[MetalWave] Invia una email a Rancor [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Rancor [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Rancor [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Rancor [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Rancor

 

Titolo:
Release The Rancor

 

Nazione:
Spagna

 

Formazione:
Darthdan - voce
Vasco - chitarra
Ricky - chitarra
Serra - basso
Jorge - batteria

 

Genere:

 

Durata:
46' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Già dalle prime note di "Wounded Wolf" l'headbanging può cominciare a rompere il ghiaccio col disco nuovo. E già da queste si inizia a conoscere un po' il suono dellla band in questione.
Sotto questi cinque capelloni di Madrid (in realtà sono solo tre) si cela un animo thrasher, di matrice sicuramente più americana. Il thrash proposto è difatti influenzato in buona parte dai Death Angel, soprattutto la voce richiama il gruppo di Los Angeles. Anche strumentalmente il gruppo sembra adottare lo stile dei famosi cugini thrashers, oltre a quello degli Exodus, nonostante gli spagnoli dichiarino come influenze decine di gruppi. Questo poi è abbastanza normale.
Comunque sia, il full-length in questione mostra i denti alla scena underground dopo la bellezza di dodici anni, dopo aver già sfornato due demo ed un Ep. Nonostante il tempo trascorso, le dieci tracce suonano bene, articolate e alquanto tecniche. Ma risultano "troppe". E' brutto da dire ma combinate tutte e dieci assieme rendono il disco un attimo ripetitivo. Sinceramente è più che altro la voce che rende questa idea. Infatti gli strumenti incalzano l'atmosfera, grazie anche ai continui cambi di tempo e velocità, dettati egregiamente dalle pelli di Jorge Sáez. Il suo doppio non stanca mai, dato che non viene usato troppo di frequente, ed i blast sono quelli tipici del thrash/hardcore. Pogabili e non esagerati. Le due chitarre echeggiano tanto nel disco con la loro distorsione profonda e i bei soli ben presenti in brani come "From Warrior To God" e "Rancor". Pure il basso svolge il suo cupo mestiere, ma rimane in molti casi secondario. "Programmed Lives" suona un po' scuola Metallica, più che altro l'intro. La miglior traccia è certamente la title-track già citata sopra, piena di velocità e violenza musicale, ove i cori citanti Rancor rumoreggiano di continuo durante il refrain.
Promossi quindi con una bella e meritata sufficienza, ma il tarlo del gruppo è già stato detto; possono risultare un poco noiosi dopo un po', per via della voce, ma a chi piace il thrash farà comunque piacere ascoltare un disco del genere, ricco di cambi improvvisi di tempo. Stay Thrash!

Track by Track
  1. Wounded Wolf 75
  2. Violent Dreams 70
  3. Soul Chamber 70
  4. From Warrior To God 70
  5. Programmed Lives 65
  6. Rancor 80
  7. Twist The Knife 75
  8. Drag You To Hell 70
  9. Incompetent 70
  10. Zombie War 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di fabio HC » pubblicata il --. Articolo letto 1505 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti