Nothgard «Warhorns Of Midgard» (2011)

Nothgard «Warhorns Of Midgard» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1068

 

Band:
Nothgard
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Titolo:
Warhorns Of Midgard

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Dom - vocals, lead guitars
Vik - bass, vocals
Rosh - keyboards
Daniel - rhythm guitars

 

Genere:

 

Durata:
55' 55"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Cd di debutto per i bavaresi Nothgard, un gruppo nuovo e scalpitante che col suo nuovo di zecca “Warhorns Of Midgard” cerca di ritagliarsi uno spazio all’interno della scena europea.
Sinceramente, appena ho letto la scritta “viking metal”, stavo per sbattere la testa sul tavolo visto che mi aspettavo il solito disco mezzo viking, mezzo folk e mezzo metal quasi estremo senz’arte né parte che ultimamente va tanto di moda. Fortunatamente, però, questi quattro tedeschi ci sanno fare eccome! Non fatevi però fregare da alcune foto in stile primi Enslaved che potreste trovare su internet: il metal proposto dai Nothgard è un metal massivamente influenzato dai riffs ultramelodici dei Children Of Bodom e che ne ricalca quei sentieri in primis, con moltissimi assoli e ritmiche molto “metal” in senso stretto e dinamiche. Le influenze folk e soprattutto quella viking sono anche presenti, ma sono relegate in secondo piano. Il termine di riferimento principale infatti, come detto, sta nei cinque finlandesi, con tanto di formazione simile, somiglianze stilistiche e perfino un piccolo plagio del primo riff di “Bodom After Midnight” attorno ai 2:45 di “Blackened Sky”! L’unica variazione sul tema è che i Nothgard sono meno tastierizzati e volendo anche più power (soprattutto in “Ancient Heritage” e nella title track del disco) dei Children Of Bodom, e pertanto anche meno tipicamente metal.
Il disco tuttavia, benché non molto originale, si dimostra ben ascoltabile per via di canzoni molto ben strutturate e arrangiate, ma non solo: ascoltando il disco le varie sfumature del songwriting dei Nothgard vengono a galla, e allora si apprezzano, oltre alle due canzoni suddette, anche una splendida e migliore dell’album “Einherjer”, che in circa sei minuti condensa tutta la maestosità e la cadenza solenne dei Moonsorrow del grandioso “Kivenkantaja”, ovviamente rivisto con le influenze della band. “Victory” e “Spirit” invece insistono di più sul lato folk, e anche qui si apprezza una originalità di fondo dovuta sempre al filtro delle influenze dei Nothgard, che sanno proporre un paio di influenze piacevoli al substrato folk rendendo i brani molto meno stereotipati e prevedibili di certi act più affermati (chi ha detto Korpiklaani?). Ma questi sono solo alcuni degli highlights, bisogna ammetterlo. Questo disco è fatto bene perché non è la solita cosetta stereotipata e neanche il solito gruppo moderno che, cercando di prendere più generi, fa solo cagate: ogni canzone ha veramente la propria anima e il suo “perché” all’interno del disco. E non è né troppo compatto, omogeneo e soffocante, né troppo eterogeneo e scollato. Questo dimostra precisione e accuratezza in fase di songwriting, che fa permettere al gruppo di evitare delle ruffianerie che avrebbero reso questo disco solo irritante.
Insomma: se siete dei fans dei generi suddetti e impazzite per i Children Of Bodom, sentite questa band, e possibilmente, visto che la band si sta dando da fare in quanto a partecipazione a concerti, provate a vedere dal vivo come se la cavano. Per me, questa è stata una gradevole scoperta.

Track by Track
  1. Lex Talionis 80
  2. Arminius 80
  3. Under The Serpent Sign 75
  4. Einherjer 90
  5. Shadows Arise 60
  6. Blackened Sky 75
  7. Victory 80
  8. Warhorns Of Midgard 80
  9. Spirit 80
  10. Ancient Heritage - Modern Warriors 80
  11. Rise After Falling 70
  12. Ragnarok 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
78

 

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