Denial Fiend «Horror Holocaust» (2011)

Denial Fiend «Horror Holocaust» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
740

 

Band:
Denial Fiend
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Titolo:
Horror Holocaust

 

Nazione:
Stati Uniti

 

Formazione:
Terry Butler - bass
Sam Williams - guitar
Rob Rampy - drums
Blaine Cook - vocals

 

Genere:

 

Durata:
29' 43"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Denial Fiend sono una sorta di “superband” composta da ex-membri di D.R.I., Massacre e Accused, il che significa esattamente quello che vi aspettate: metal thrash, con sparate ai limiti del death metal (rigorosamente old school) e corpose sezioni hardcore. Con “Horror Holocaust” si fa un deciso tuffo nel passato in un periodo storico poco citato, poiché poco definito; ossia quando il thrash metal aveva cominciato a saturare il mercato e dal sottosuolo uscivano gruppi che volevano fare altro: più rumore, più velocità, più bizzarrie. Ecco quindi formazioni come i Blood Feast, gli Hellwich, i più noti Necrophagia e altre che probabilmente in pochi si ricordano. Insomma, sempre thrash, ma più sguaiato. Per i Denial Fiend si tratta proprio questo, solo corredato da una produzione più moderna e tagliente, per quanto molto calda e “live”: sparate di fuoco, condite da voci isteriche e malate e puntellate di riff tesi quasi a cercare un'atmosfera, per l'appunto, orrorifica. Una sequela di classici tra i quali spuntano “Flesh Coffin”, “HellAsylum” e il brano strumentale che la introduce “Dunsmoor”, anche se a dirla tutta le tracce tendono a somigliarsi. Il rischio di operazioni come queste (il progetto ha già diverse uscite a proprio nome...) è di annoiare in tempi rapidi, ma anche di mirare ad una parte di mercato (il che sarebbe tremendamente materialista) di nicchia in un periodo fin troppo felice per le uscite che evocano palesemente gli anni '80, con tutto quello che ne deriva. Insomma, poteva essere un discone, se non fosse stato creato dai soliti nomi, sento che è qualcosa di esaltante, ma non mi tange minimamente, in tutta sincerità. Se invece vi interessa ancora percepire quel puzzo di putredine trasmesso da un putiferio infernale di batterie dritte, chitarre alte e grasse che si lanciano in consunti assoli vecchia scuola e testi decantati da un folle, questo è l'album che fa per voi.

Track by Track
  1. Corrupted Flesh 70
  2. Stuck Pig/Bleeding Out 65
  3. After Party Massacre 65
  4. Flesh Coffin 75
  5. Horror Holocaust 65
  6. A Fiend Without A Face 70
  7. Dunsmoor 80
  8. HellAsylum 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

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