Dark Forest «Dawn Of Infinty» (2011)

Dark Forest «Dawn Of Infinty» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
722

 

Band:
Dark Forest
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Titolo:
Dawn Of Infinty

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Will Lowry-Scott - Vocals
Christian Horton - Guitar
James Lees - Guitar
Paul Thompson - Bass
Adam Sidaway - Drums

 

Genere:

 

Durata:
53' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Dark Forest, per chi non li conoscesse sono una band dedita al recupero del metal più classico, soprattutto inglese, in particolare della più nota NWOBHM, ma non disdegna qualche epica apertura più americana. Attivi da un bel pezzo questo è il loro secondo album e l'apertura di “The Hourglass” non lascia adito a dubbi: nessuna evoluzione, nonostante brani di una lunghezza leggermente superiore alla media (tutti verso o superiori ai sei minuti), per un totale di cinquantatré minuti e dieci tracce di pura cromatura ed evoluzioni chitarristiche, seppur molto canoniche. Le coordinate sono appunto sempre quelle: sentori di hard rock anni 70, atmosfere dai tratti celtico enfatiche e sporadici assalti power.
La parte strumentale rimane schiava dei metodi della vergine di ferro, naturalmente, salvo certi punti che ricordano invece i Manowar (“The Green Knight”, “The Tor” ed esempio). Sezione ritmica imperiosa e minimale, che vede un basso molto meno movimentato e in primo piano di quello di Steve Harris, ma comunque personale ed efficace. Il lavoro delle due chitarre si rende piuttosto godibile nelle atmosfere “nordiche” in cui duellano godibilmente, anche se il più delle volte si ritorna alla mente a quei primi, noti, già citati, anni '80.
Il cantato oscilla tra un Eric Adams giù di tono e un Bruce Dickinson a fiato corto e pecca parecchio negli acuti, inficiando non poco sul risultato finale del disco; nonostante ciò si riesce comunque a passarci sopra.
Una registrazione luccicante e potentissima smorza l'effetto deja vù, con suoni di batteria mastodontici e chitarre infuocate, anche se non basta a renderlo un disco moderno e sono certo che la band stessa non lo percepisce come un difetto.
La sfilza di nomi e movimenti metal citati in questa seppur breve recensione dovrebbe lasciarvi intendere minuziosamente quali sono le caratteristiche di questo album, che fa della nostalgia la propria arma; o almeno ci prova. Per spezzare una lancia a loro favore devo dire che al di là della memorabilia le composizioni si sforzano di essere ricercate e sono corpose, spesso riescono perfettamente nel risultato di far sbattere la testa lanciando le mani al cielo con il segno delle corna.
E' un periodo buono per questo tipo di operazioni e non tutti saltano a cavallo per cercare un po' di successo, mi fido di questi Dark Forest, sebbene arrivino dalla terra delle mode, credo nella purezza della loro fede; credeteci anche voi.

Track by Track
  1. Hourglass 65
  2. Deadly Premonition 60
  3. Lightyears On 60
  4. The Green Knight 70
  5. Seize The Day 65
  6. The Tor 70
  7. Through A Glass Darkly 60
  8. The Stars My Destination 65
  9. Under The Greenwood Tree 65
  10. Black Delta 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

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