Stielas Storhett «Expulse» (2011)

Stielas Storhett «Expulse» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rexryu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1265

 

Band:
Stielas Storhett
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Titolo:
Expulse

 

Nazione:
Russia

 

Formazione:
Damien T.G. :: All instruments

 

Genere:

 

Durata:
51' 55"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il progetto Stielas Storhett è composto da un solo membro, ovvero il talentuoso Damien T.G., proveniente dalla fredda Russia. L’album dal titolo “Expulse” ci conduce attraverso atmosfere cupe e profonde. L’intento di Damien T.G. è quello di incrociare la potenza piena di odio e disperazione del black metal a momenti di calma apparente, momenti introspettivi, inquietanti e allo stesso tempo rilassanti. Di solito siamo molto scettici quando capitano cd composti da un solo individuo, ma ci dobbiamo ricredere ascoltando il lavoro di Damien. Nel corso dell’album ci troviamo di fronte a riff molto intensi, non pesanti, o ad arpeggi che vengono seguiti tempestivamente da chitarre distorte, affilate come rasoi, tipiche dello stile black. Questo tipo di “incastro” riesce alla perfezione dando vigore alle tracce che ci vengono proposte (in particolar modo in canzoni come “Buried by Storm and Eternal Darkness”, “All Paths Les to Oblivion”). I testi delle canzoni sono completamente in russo, ma questa non è una cosa negativa, anzi è molto incisiva per l’album: si riesce a raggiungere la giusta dose di aggressività e odio. Il growl/scream di Damien è davvero degno di nota, grazie alla sua voce stridula riesce a farci sentire il freddo della sua madrepatria Russia, mescolando il tutto alla disperazione, data sia dallo stridore delle corde vocali che dalla sua voce pulita e molto calda. Inoltre possiamo anche ascoltare la voce pulita di Damien, Il cd risulta ben riuscito dando una nuova chiave al black metal, trasformandolo in qualcosa di originale che non manca di nulla. Se dovessimo attribuire l’artwork dell’album a qualche canzone sicuramente quelle più adatte sarebbero “Dying Delirium” dove si sente la voce di un bambino appena nato e “Two Lifeless Months” dove si sente la madre che sta per partorire, il tutto condito da grida della stessa. Concludendo l’album di Damien risulta un buon lavoro, degno di nota e originale nel suo stile, in grado di proporci atmosfere cupe, inquietanti e molto riflessive. Per chi si vuole avvicinare gradualmente al black metal, lo consiglio.

Track by Track
  1. Dying Delirium 70
  2. Buried by Storm and Eternal Darkness 75
  3. All Paths Les to Oblivion 70
  4. Hush-a-bye 65
  5. Two Lifeless Months 80
  6. Expulse 70
  7. Angel of Death 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
69

 

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