Thrashfire «Thrash Burned the Hell » (2012)

Thrashfire «Thrash Burned The Hell» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
875

 

Band:
Thrashfire
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Titolo:
Thrash Burned the Hell

 

Nazione:
Turchia

 

Formazione:
Burak Tavus :: Vocals, Guitars
Onurcan Soncul :: Guitars
Meter Kaygisizel :: Bass
Can Selman :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
49' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Se non si fosse a conoscenza del fatto che i Thrashfire siano una band turca credo chiunque penserebbe ad un gruppo californiano o proveniente dalla Florida statutinense. Motivo? I nostri richiamano al 100% quel tipo di sonorità e dire che suonano Thrash Metal mi sembra alquanto ovvio. Cosa ti potresti aspettare da un gruppo musicale che si chiama “Thrashfire” in fondo?
Certo, l’inesperienza e forse l’ingenuità è ancora molta e si può sentire un po’ in tutto il platter. Troppi richiami a Kreator, Slayer, Megadeth, Onslaught e i primi Metallica. Potremmo considerare “Thrash Burned The Hell” come un sapiente campionario di quali elementi/stilemi musicali fecero sì che il Thrash divenne ciò che è diventato e come ma se si ha l’idea di generare un debut-album in questo modo le mani avanti viene spontaneo già porle. E’ un peccato perché di tecnica ce n’è veramente tanta e la faticosa imposizione nella scena metal turca è stata lunga ed avrà sicuramente dato i suoi buoni frutti ma ancora ci sono evidenti migliorie da effettuare: prima tra tutte togliere quella fastidiosa monotonia ai pezzi ed al modo di cantare di Burak Tavus, bravo, per carità, ma ancora troppo concentrato sui riff -già sentiti mille volte per altro, ma almeno suonati in modo preciso- e meno interpretativo per quanto riguarda l’esposizione vocale.
Su basso e batteria non ho davvero nulla da obbiettare: Can Selman pista su quelle pelli in modo magistrale ed è aiutato da ritmi precisissimi e dotati di grande studio dello strumento. Peccato non basti per ora per farli reggere in piedi da soli. I Thrashfire sono come un bambino che sta imparando a camminare ma che viene sorretto tempestivamente dal genitore troppo apprensivo.
Scommetto che se si togliessero di dosso tutte quelle sostanziali influenze che quasi li frenano, i nostri potrebbero davvero costruire un buon disco anche se, effettivamente, gli si può perdonare il tutto. In fondo Thrash Burned The Hell” rappresenta pur sempre un debut-album. Staremo a vedere in futuro.

Track by Track
  1. Thrash, Beer and Violence 60
  2. World Domination 60
  3. Thrash Burned the Hell 60
  4. Backstreet Junkies 60
  5. Hell Performance Hall 70
  6. Dead Collector 65
  7. Angels and Drunk Witches 70
  8. Kill the Fake God 60
  9. No Mercy No Pain 60
  10. Death Is Near 60
  11. Silent Torture 65
  12. Revolt (Bonus Track) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
63

 

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