Mortal Agony «No Place To Hide » (2012)

Mortal Agony «No Place To Hide» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
706

 

Band:
Mortal Agony
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mortal Agony [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Mortal Agony

 

Titolo:
No Place To Hide

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Wulf :: Vocals
Jannik :: Vocals
Frank :: Guitar
Michi :: Guitar
Beck :: Bass
Wolle :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
44' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quarta release su lunga distanza per i tedeschi Mortal Agony che con “No Place To Hide” aggiungono solo un tassello alla loro discografia che è iniziata dal 1997 ma per quanto riguarda l’aggiunzione di un qualcosa di non meglio identificato nella scena Death Metal/Grind/Core la band ha fatto un buco nell’acqua grande come una casa.
“No Place To Hide” suona tutto d’oltremanica ed è un campionario anche ben fornito di stilemi, mosh, idee, riff, pattern e flow di voce del 90% delle band Death Metal moderne note e meno note. Il risultato? Una noia mortale.
Ci sono troppe divergenze stilistiche all’interno di ogni brano del disco, elemento che spiazza completamente l’ascoltatore (o quanto meno ha spiazzato il sottoscritto) e che lo induce a domandarsi se effettivamente vale la pena di proseguire l’ascolto. Per una mera curiosità azzardate pure a utilizzare al meglio questi tre quarti d’ora scarsi ma il mio consiglio è di porvi una domanda (anche se dovrebbero porsela in effetti i membri della band in questione): se i Mortal Agony sono attivi dal 1997 e, perlomeno qui nel nostro paese, sono praticamente sconosciuti ci sarà una motivazione che possa quantomeno giustificare questa situazione? Io credo proprio di sì ma non starò certo qui a sindacarne il pensiero.
Banalità a non finire con “No Place To Hide” ma soprattutto è presente per tutta la durata del platter una fastidiosa e nauseabonda sensazione continua di pateticità che dà davvero il voltastomaco, soprattutto perché i frequenti richiami a band famosissime (Dying Fetus in primis) prevalentemente americane non svolge un ruolo positivo per la proposta di MA, i quali se la cantano e se la suonano non curanti del fatto che hanno faticato per pubblicare una (copia della copia)³² che non ha nessun valore.
Vocals dal dubbio gusto, rallentamenti ai limiti del doom in contesti del tutto fuori luogo a mio parere, una produzione assolutamente inadeguata e riff arraffati un po’ ovunque. No no, non ci siamo proprio. Probabilmente agli aficionados del genere piacerà pure ma per tutti coloro che cercano qualcosa di originale il mio consiglio è di tenersi alla larga da questo disco. “Fuggite, sciocchi!” [cit.]

Track by Track
  1. Incoming 30
  2. No Place To Hide 40
  3. Prototype 50
  4. N.W.O. 40
  5. To The Fallen 50
  6. Discuss 45
  7. Beef Up Your Skills 50
  8. Don't Tread On Me 45
  9. Feel The Fire 40
  10. Get On My Trip 40
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 30
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
46

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 706 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti