Moonreich «Curse Them» (2012)

Moonreich «Curse Them» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Absentia »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1798

 

Band:
Moonreich
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Titolo:
Curse Them

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Odarec-drums
Weddir-guitars,vocals
Macabre-bass
Arawn-guitars

 

Genere:

 

Durata:
20' 59"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La Francia è risaputo essere un territorio fertile per quanto riguarda il Black Metal, ma non solo quello di stampo old school ma anche quello pionieristico ed i Moonreich stanno avviandosi per questa seconda via. Nati come progetto solista dalla mente del chitarrista Weddir nel 2008, trovati i componenti l’anno successivo, è stato pubblicato il primo ep “Politikon” ed iniziato un piccolo tour di concerti in Francia. Nel 2010 esce il loro primo album “loi Martiale” che però non riceve troppi consensi, ma proprio quest’ anno esce il loro nuovo ep “Curse Them”: tre brani più una cover, per un totale di venti minuti circa. Il lavoro comincia con “Slay The Prophet”, un pezzo di 7. 45 minuti (il più lungo dell’ ep) che ci chiarisce subito le idee su chi siano i Moonreich: una band black metal in stile svedese sulla via della sperimentazione (alla francese). Sonorità potenti, d’ impatto, chitarre che ricordano i Marduk ed i primi Anaal Nathrakh che vengono spezzate da intervalli e stacchi (al primo ascolto possono sembrare quasi degli intrusi) sperimentali: giri di chitarra che non ti aspetteresti da un band “guerrafondaia” come loro (almeno possiamo tirare il fiato!). Le tematiche di guerra, non solo a livello fisico, sociale e di ideale, ma intesa anche come caos all’ interno della mente umana si amalgama bene alle sonorità tirate e a volte imprevedibili che ci vengono proposte in questo ep. Le successive due tracce “The Serpent Presaging Sinister” e “Curse Them” sono un po’ più corte ma si mantengono sempre sulla stessa linea della prima,c’ è continuità fra loro. Inizialmente le canzoni possono rimanere un po’ ostiche apparendo discontinue nella loro struttura, invece (a mio parere) dopo più ascolti si entra in questa condizione di caos e odio interiore che è la chiave interpretativa della band. L’ ep si conclude con la cover “Deathwish” dei (grandissimi) Christian Death, uno dei pilastri del Deathrock. Appena ho letto il titolo della cover un senso di esaltazione mi ha pervaso: finalmente qualcuno che prende esempio dai Carpathian Forest che riproposero “A Forest” dei The Cure e dai 1349 con “Set The Control For The Heart Of The Sun” dei Pink Floyd! Una cover non convenzionale e inaspettata in perfetta linea con il loro sound. Il pezzo è riconoscibile ma mi aspettavo qualcosa di più personale e reinterpretato, ma tutto sommato non è male. In conclusione l’ ep è un bel lavoro che presagisce ad una crescita della band anche se ancora il sound deve essere consolidato e l’identità musicale rafforzata. Lavoro da ascoltare e gruppo da seguire.

Track by Track
  1. Slay The Prophet 65
  2. The Serpent Presaging Sinister 60
  3. Curse Them 60
  4. Deathwish (Christian Death cover) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

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