Raging Age «Waiting For Death Alive» (2012)

Raging Age «Waiting For Death Alive» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2136

 

Band:
Raging Age
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Titolo:
Waiting For Death Alive

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fil - Vocals And Bass
Thorkell - Lead And Rhythm Guitar
Jeky - Acoustic And Rhythm Guitar
Erik - Drums

 

Genere:

 

Durata:
20' 41"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Italiani Raging Age, si presentano con un EP autoprodotto di death metal melodico. Cinque tracce che sono un buon biglietto da visita per un gruppo che ha indubbie capacita’ tecniche che vengono giustamente esaltate da una produzione che tutto sommato lascia soddisfatti. I suoni sono limpidi e affatto impastati e sia la sezione ritmica, energica e corposa, che le chitarre con i loro riff taglienti danno un effetto generale di potenza e abilità che convincono sotto ogni aspetto anche quelli meno attratti dal genere che, per chiarezza, risente dell’influenza di gruppi come Children of Bodom e Amon Amarth.
Parlando del disco in senso stretto ritengo interessanti brani come Branches of Sloth che ha un interessante intro che sfocia in un riff accattivante su cui poggia poi tutto il resto, voce e ritmiche; notevoli anche i fraseggi delle chitarre che denotano come dicevo sopra una vera cura tecnica tra l’altro indispensabile per una band che ha scelto di suonare questo genere.
Molto aggressiva anche Die for My Greed, anche se a mio parere in tono minore rispetto a Branches of Sloth, riserva diverse sorprese negli arrangiamenti, mai scontati o noiosi.
Anche Forged by Sorrow e Marthyr sono pezzi che danno ai ragazzi l’opportunita’ di esibire le proprie capacita’. Ma e’ con Revenge che convincono del tutto, un pezzo ricco, con riff medievaleggianti e tempi che accelerano e decelerano, una valida chiusura a un EP che desta interesse per il quale auspico un prossimo full lenght i Raging Age diano piena prova delle loro capacita’.
Il problema, a mio parere, nasce pero’ dalla scarsezza di idee che abbassano il livello di tutto il resto. Purtroppo questa e’ una naturale conseguenza del voler battere sentieri gia’ ampiamente battuti e dibattuti. Quello del death metal melodico ad esempio ha avuto ampie interpretazioni nel passato che lasciano poco spazio all’originalita’. Del resto, come si dice, le note sono sette.

Track by Track
  1. Branches of Sloth 75
  2. Die for My Greed 70
  3. Forged by Sorrow 70
  4. Marthyr 70
  5. Revenge 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

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