Turin Turambar «Corona Regni Satanae» (2010)

Turin Turambar «Corona Regni Satanae» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Absentia »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1368

 

Band:
Turin Turambar
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Titolo:
Corona Regni Satanae

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Ataman Tolovy:bass, Guitars, Vocals
Kniaź Przerost Mrom:guitars

 

Genere:

 

Durata:
40' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A distanza di diciotto anni dalla nascita dei Tùrin Turambar, nel 2010 esce il primo full-leght “Corona Regni Satanae”. Questo progetto dell’ eclettico e camaleontico musicista polacco Ataman Tolovy (che milita nei Genius Ultor, Stillborn e in passato in altre band come gli Ingenium) è davvero qualcosa di veramente particolare e abbastanza ostico direi. L’ album, in cui Tolovy si è fatto aiutare dal chitarrista Kniaz Przerost Mrom, è un mix di black, death, noise, doom, ambient, avantgarde, industrial nel modo più bizzarro, schizofrenico, oscuro e caotico che si possa immaginare; un disordine organizzato accuratamente dove è facile perdersi data l’assenza di punti di appoggio mentre lo si ascolta. E’ un lavoro spiazzante e difficile da e assimilare, perché la sperimentazione va di pari passo con la follia e trovare termini di paragone è impossibile vista la singolarità e la totale personalità del sound. Chitarre caoticamente dissonati e stridenti, linee di basso marcate e ruvide , batteria scomposta e disordinata, il tutto accompagnato da linee vocali schizoidi. La voce è varia, passa dal growl più avatgarde in stile Kvohst (Dødheimsgard) ad un quasi parlato alla Attila. Le canzoni più brevi lasciamo una sensazione di incompiutezza, come se fossero state troncate senza preavviso, mentre i pezzi più lunghi acquistano (a mio parere) maggior fascino, dove la componente doom prende il sopravvento. Questo album sembra davvero un frullato di ogni cosa è passata nella testa di Tolovy, questa sensazione di caos e non – linearità sono volute in tutto e per tutto (chissà, magari Ataman ce lo spiega in polacco nell’ intermezzo prima dell’ ultima canzone!). Io lo reputo un lavoro interessante, anche se per pochi, pochissimi ma difficile da digerire anche per gli manti del genere. Per stomaci e cuori forti.

Track by Track
  1. Zlodziej Ryb (Fish Thief) 65
  2. Drugi Dom Os (The Seconds House Of The Wasps) 65
  3. Za Chram (For Chram) 60
  4. Deszcz II (Rain II) 65
  5. Octu Noce (Vinegar Night) 60
  6. Bagno Mar (The Quagmares) 65
  7. Czarny Pies (Black Dog) 75
  8. Koda(Coda) 50
  9. Prokreacja Niebytu (ProcreationOf Nonentity) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 40
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

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