Abhorrence «Completely Vulgar» (2012)

Abhorrence «Completely Vulgar» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
SickHc »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Abhorrence

Titolo:
Completely Vulgar

Nazione:
Finlandia

Formazione:
Jussi "juice" Ahlroth :: Bass
Mika "arkki" Arnkil :: Drums
Kalle Mattsson :: Guitar
Tomi Koivusaari :: Guitar
Jukka Kolehmainen :: Vocals

Genere:

Durata:
59' 21"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Con “Completely Vulgar” i finlandesi Abhorrence proclamano il loro rientro nella scena: realizzato sotto Svart Records il CD contiene la loro prima demo “Vulgar Necrolatry” uscita nel 1990, il loro ultimo EP “Abhorrence”, ma anche cinque brani live più due in sala prove e ben 5 tracce in formato vinile come bonus track in edizione limitata, che i collezionisti non dovrebbero farsi scappare.
Tra i componenti della band spicca la presenza di Tomi Koivusaari, che prese parte alla combo fin dagli esordi e che in seguito allo scioglimento della quale fondò gli Amorphis e di Mika “Arkki”Arnkil (Impaled Nazarene).
Veri e propri pionieri del death metal finnico sin dal 1989, il loro sound è caratterizzato da un timbro prettamente swedish old school, facile da riconoscere sia per il grezzume del prodotto che per le sonorità abrasive delle due asce, ma attinge anche dalla scuola americana dei Suffocation.
Tali influenze, miscelate alle atmosfere pesanti e opprimenti di sonorità cupe e doom, creano così una soluzione più originale che si distingue ed esce un po' dai canoni dalle altre band del genere.
Trattandosi di una compilation con brani provienienti da fonti diverse, la qualità dei pezzi varia,
il suo punto debole infatti sono a mio parere le tracce live, in cui i suoni appaiono molto confusi e le chitarre sono spesso sepolte dalla batteria, ma ciò nonostante si percepisce chiaramente l' energia che i ragazzi impiegano nelle loro performance.
Completely Vulgar è senz' altro un acquisto essenziale per tutti gli appassionati della storia del metal, è un vero e proprio ritorno alle origini, del resto non potrebbe essere altrimenti: nonostante tutti questi anni di silenzio, gli Abhorrence si riconfermano tra le band determinanti che hanno contribuito a rendere ancora più estremo questo genere.