Francesco Marras «Black Sheep» (2012)

Francesco Marras «Black Sheep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
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1712

 

Band:
Francesco Marras
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Titolo:
Black Sheep

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Marras - Guitars, Bass
Raphael Sani - Drums

Guest:
John Macaluso - Drums (black Sheep)
Alessandro Del Vecchio - Keyboard (here To Stay)
Patrik Abbate - 2nd Lead Guitar (running Round In Circles)
John Macaluso - 2nd Lead Guitar (we Are One)

 

Genere:

 

Durata:
38' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Riflettendo un attimo, quanti chitarristi hanno resistito alla tentazione di registrare dei lavori solisti, con il loro strumento nel pieno centro dell'azione (più di quanto già non lo sia) e spesso con ospiti di gran calibro? La risposta è veramente pochi.
Francesco Marras non è esente da questa attrazione, ma si discosta dai normali dischi chitarristici moderni presentandoci un lavoro improntato più sulla melodia e sull'espressività che sulla tecnica. Così l'equilibrio è spostato meno verso Malmsteen e più vicino a Satriani, a volte quasi citato direttamente in causa, in un lavoro che alterna hard rock blues e ballad a brani potenti e veloci della tradizione power metal da cui proviene il nostro. Un lavoro sviluppato molto bene, che gode di un sound non perfetto ma di buon livello, riff coinvolgenti, le occasionali sfuriate assassine di rapidità e alcune trovate tecniche veramente fantasiose, che avrei davvero voluto sentire di più nel corso del disco.
Ci sono alcuni lati negativi, però. Se infatti è apprezzabile la scelta di evitare il tecnicismo esagerato in ogni parte del disco, ci sono alcuni momenti (particolarmente quelli meno ispirati) in cui sopravviene quella leggera sensazione di "ok, ma credo che potrei farlo anch'io" che fa tanto male a un artista solista. Tra i vari riff, ci sono parti improvvisative a volte fin troppo lunghe, o posizionate in modo un po' infelice, e alcune canzoni secondo me sono sprecate per un'esecuzione solo strumentale (Straight Victory potrebbe essere una hit del power metal con la voce giusta).
Ma, alla fine di tutte le parole che si possono sprecare per descrivere un disco, è un buon lavoro. Il materiale su cui ha lavorato è eccellente, e la resa è per la maggior parte del tempo molto buona, pur se non apprezzo la scelta di alternare il sound della chitarra tra una frase e l'altra... Ma beh, se un chitarrista non puo' fare ciò che vuole in un disco solista, allora quando puo' farlo? Consigliato a fan del power metal e delle chitarre usate con cervello.

Track by Track
  1. Black Sheep 85
  2. Hope for Tomorrow 75
  3. Here To Stay 75
  4. Straight Victory 80
  5. The Joker 80
  6. Elvis 85
  7. We Are One 70
  8. Miriam 75
  9. Too Hard to Say Goodbye 75
  10. Running Round in Circles 75
  11. Sardinia 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
78

 

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