Vidocq «Vidocq» (2012)

Vidocq «Vidocq» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Vidocq

Titolo:
Vidocq

Nazione:
Italia

Formazione:
Enrico Rigolli :: Vocals
Graziano Picco :: Guitars
Massimo Martinetto :: Bass
Alex Quagliotti :: Drums

Genere:

Durata:
53' 53"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Non certo dei novellini i musicisti della band dei Vidocq, gruppo già ben rodato nato tre anni or sono e ora alle prese con la stampa del loro debutto in ambito discografico. Si intuisce una certa professionalità fin dall’inizio del platter e i nostri, ben consci di tutto il traguardo musicale raggiunto finora si danno ad un Hard Rock seppur leggero e dotato di tutti i crismi stilistici anche occhiando particolarmente il mondo del vecchio Progressive Rock del nostro paese, elemento che ben si nota andando verso un ascolto del tutto generale.
Se invece si approfondisce a dovere è possibile trovare, ahimè, qualche neo in fatto di produzione, troppo scarna nei suoi a mio parere e che non gode di una particolare originalità nei brani. Per un orecchio ben viziato questo potrebbe rappresentare un leggero problema, se invece si decide di godersi un’oretta scarsa di sano rock simil-settantiano (impreziosito anche dalla presenza di ospiti illustri) “Vidocq” prende subito le sembianze di un prodotto fruibile, semplice all’ascolto e rilassante.
La buona qualità della musica tuttavia è indiscutibile e sindacarne significherebbe rovinare il tutto, cosa che non intendiamo fare con musicisti di alto livello che possono vantare anche la presenza di Vittorio De Scalzi dei leggendari New Trolls e Aldo Tagliapietra degli altrettanto noti Le Orme, due grandi artisti inseriti in quello che sembra essere il brano più interessante e particolare del disco, la ballad folk/medievale “Il Volo Del Falco”.
Buone anche l’incipit “Cuore Nero” e la più diluita “Genesi” anche se compaiono episodi troppo ripetitivi come ad esempio “Tanto Tempo Fa” o “Polvere Da Sparo” ma son pareri personali, del resto è sempre interessante ascoltare chi ci sa fare a prescindere da tutto.
Nota dolente e nello stesso tempo divertente quella della title-track “Vidocq”, breve brano che mi ha buffamente ricordato la sigla di Lupin eseguita dall’Orchestra Castellina-Pasi ma ci si passa sopra senza starci a perdere troppe parole del resto è probabile che la cosa sia o voluta o meno, ma restano due minuti godibili di valzer francese con tanto di female vocal guest.
Buone anche le cover finali sotto forma di tracce bonus, una un tributo ai grandi Banco Del Mutuo Soccorso, “750.000 Anni Fa...L'Amore” e l’altra un ulteriore buona prova di omaggio verso Battiato, “No Time No Space”. Certamente non comparabili con l’originale ma convincenti ed esposte egregiamente.
In definitiva posso dire che “Vidocq”, seppur traballante in alcuni punti, riesce a tenere testa a molte altre realtà del nostro paese. Attualmente la sua commerciabilità non so dire quanto possa risultare alta ma forse il futuro potrà darci delle risposte più azzeccate, nel frattempo una più che sufficienza mi sembra imperativa.