Inset «Last Breath» (2012)

Inset «Last Breath» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Vincent »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1120

 

Band:
Inset
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Titolo:
Last Breath

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Bartlomiej Kaniewski – vocals
Pawel Adamowicz – guitar
Bartek Kaczorowski – guitar
Dariusz Kaczorowski – bass
Michal ‘MiK’ Magiera – drums

 

Genere:

 

Durata:
15' 24"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Altro gruppo dalla Polonia, nazione a quanto pare molto prolifica nel diffondere band metal underground, gli Inset che ci propongono un death/thrash metal con elementi prog e che si sono impegnati in questo ultimo periodo nel sostenere una massiccia dose di live lungo tutta la loro nazione. L’EP in questione è il primo uscito ad un anno di distanza dalla fondazione della band. Nell’”intro” sembra quasi di essere nel videogame doom o simili dove si susseguono spari e lamenti, mentre poi si entra nel vivo con “Sunday Hords”: la voce è cattiva e brutale, il gruppo la segue rimanendo fedele al genere con un supporto notevole della ritmica da parte della batteria e del basso. Quello che si sente dalla voce sembrerebbe quasi brutal, ma in effetti il lato thrash delle ritmiche e dei riff si sente. Non amo particolarmente questo tipo di voce perché resta sempre uguale qualsiasi sia la canzone o la metrica, non lancia acuti o altro, è molto monotòna. Bartlomiej è dotato ed azzeccato per il genere, ma gli avrei affiancato qualcun altro o magari avrei inserito dei cori per arricchire e colorire il tutto. Questi 5 componenti secondo me migliorano con la quasi title-track “Last Breath Before Us”, decisamente più coinvolgente che sprona l’ascoltatore all’headbanging. Con l’ultima traccia la band resta fedele a quanto ascoltato finora e non delude, anzi aggiunge un bell’assolo verso la fine prima di concludere con un doppio pedale martellante e continuo. C’è da dire che il livello dei musicisti è alto con riff di chitarra molto belli, così come basso e batteria li trovo perfetti, ma il tutto resta troppo uguale nel complesso: la voce ok, ci sta, ma non riesce a variare nel corso delle canzoni e, come detto prima, a mio avviso deve essere supportata da altro come dei cori o un tono più scream, sennò questo growl continuo stanca magari nell’ascolto di un cd certamente molto più lungo dal punto di vista della durata. Come primo EP non è certo da buttar via, anzi è degno di nota ed è un ottimo biglietto da visita, per questo sono curioso di vedere cosa daranno alla luce prossimamente, ma per come vedo io il modo di fare musica, cercare di essere maggiormente originali e osare è fondamentale.

Track by Track
  1. Intro 65
  2. Sunday Hords 65
  3. Last Breath Before Us 70
  4. Touch of Life and Death 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

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