Massgrav «Still The Kings» (2012)

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Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Massgrav

Titolo:
Still The Kings

Nazione:
Svezia

Formazione:
Norse :: Guitar , Vocals
Ola :: Bass, Vocals
Fenok :: Drums

Genere:

Durata:
18' 50"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Simil-Rock ‘n’ Roll estremo scandinavo cantanto rigorosamente in svedese? Si può con i Massgrav, band che ritorna con “Still The Kings”, terzo studio-album della loro discografia e disco su cui in fondo non ci sarebbe molto da scrivere.
Stringendo e stringendo di nuovo potremmo inserire questo exploit di nemmeno 20 minuti per un totale di ben 19 tracce (quindi immaginate da soli il minutaggio track by track), in quel calderone di dischi di cui ignoro il senso e la musicalità ma che, per ragioni lontane dal mio modo di concepire la musica, possiede un suo nutrito seguito quindi faccio cortesemente spallucce a tutto ciò e mantengo un minimo di rispetto.
Cosa si capisce dei brani? Assolutamente nulla. A tratti il tutto appare come un mix di Hardcore Punk estremo mescolato con Rock ‘n’ Roll, Rockabilly se fossero gli Anal Cunt a suonarlo (ma loro il senso ce l’avevano) quindi –e qui ho anticipato altre influenze- presto anche il NoiseGrind inizia a farsi sentire.
Bastare dare un ascolto a “At War With Etno” o a “Flytta Hem Da Om Det Inte Duger” per rendersi conto dell’estremo nell’estremo, rumori puri, distorsioni incessanti, riff che probabilmente avranno un loro senso che che non sono riuscito a trovare, drumming di chiara scuola Grindcore e cantato lontano da quel Seth Putnam citato poc’anzi, direi invece più tendente alla scuola hardcore punk atonale.
Non saprei sinceramente cos’altro scrivere se non che a qualche appassionato piacerà pure ma che il sottoscritto proprio non riesce proprio a entrare in questo tipo di musica. E’ senz’altro divertente ma anche in questo genere ci sono realtà molto più invitanti. Produzione tutto sommato adatta per l’occasione e sporcizia sonora a gogo, ecco cos’è che vi aspetta. Senza né lode né infamia.