Plector «Punishment Day» (2012)

Plector «Punishment Day» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
824

 

Band:
Plector
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Titolo:
Punishment Day

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Erik Engbo :: Vocals, Guitars
Patrik Wall :: Bass, Backing Vocals
Vilhelm Norberg :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
41' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La dignità e l’amor proprio non si comprano, o meglio, non dovrebbe esistere nemmeno un’occasione in cui essi si potrebbero comprare e a nessun prezzo.
“Punishment Day” è un disco segnato da una tristezza di fondo ma non è nulla a che vedere col suo contenuto, tutt’altro, personalmente lo considero un album con i fiocchi, qualcosa da acquistare ad occhi chiusi.
L’alone di malinconia viene naturalmente se si conosce il suo senso “funerario”: i Plector, band svedese che conoscevo e che ho sempre apprezzato decide, per ragioni economiche e logistiche, di salutarci con un addio un po’ amaro ma ricco di efficacia.
I nostri tolgono le tende definitivamente e lo fanno con quello che ritengo oggettivamente il miglior disco della loro carriera, un misto di omaggi a cavallo perpetuo tra il Thrash ottantiano e il Death Metal tipicamente 90’s per un risultato miscelato che è davvero una bellezza e in fatto di scelta di suoni e in fatto di tecnica e passione con cui il tutto è stato partorito.
Non posso non rispettare grandemente una band come i Plector, giovani leoni del metal estremo le cui questioni irreparabili in fatto di tour e di continuità di concerti non hanno permesso col tempo il normale svolgersi di un’attività concreta, voglio dire, se togli a queste persone la possibilità di esibirsi serenamente e di vivere su di un palco, a lungo andare questo significa la morte del progetto e purtroppo questo è, e non si può sindacare, non si può dire né fare più niente; eppure i Plector, prima di sciogliersi definitivamente, hanno fatto un ultimo sforzo e ci hanno donato una piccola grande eredità della loro musica.
Date un ascolto a “Dishonesty” e “To Be Punished” dall’incedere groovy spettacolare e dai soli di chitarra dello stesso Erik Engbo che sono come frecce infuocante nella notte, scelta di note e gusto da manuale.
I brani posseggono uno stile eccezionale e pur richiamando all’appello vecchie glorie, restano all’orecchio mediamente originali, fanno sempre e comunque la loro porca figura nello stereo o nelle cuffie, fanno fare headbanging senza rendercene conto e fanno muovere le gambe con quei ritmi di Norberg che, dietro le pelli, eccelle indiscutibilmente.
Importante anche il profilo che riguarda la sfera del basso: Patrik Wall (Apostasy) riempie il sound in modo eccezionale anche quando i soli a la Diamond Darrel, per scelta della band, non ammettono una chitarra ritmica registrata in overdubbing. Sembra un elemento banale ma invece la dice lunga quanto a stile.
Registrato nel leggendari Toontrack Studios, “Punishment Day” segna la morte discografica dei Plector, una morte voluta e dettata dalla grande integrità che i nostri possegono.
Fossero stati altri probabilmente avrebbero continuato accettando compromessi dal sapore orribile e commerciale. Non che “commerciale” voglia dire necessariamente cattivi epiteti ma di certo, con un Thrash/Death/Groove completamente slegato dalla volontà di freddi produttori, non si possono fare troppi soldi e questa è la grande verità.
Sono sempre i migliori che se ne vanno ed io non mi abituerò mai a tutto ciò soprattutto quando una band secondo me non ha terminato ciò che aveva da dire.
Possiamo sempre sperare in una futura reunion o in altri progetti con membri di questo formidabile trio.

Track by Track
  1. Overthrown 80
  2. Insularity 80
  3. No Reward 80
  4. Dishonesty 85
  5. To Be Punished 85
  6. Postal 85
  7. Take The Hit 75
  8. The Ending 85
  9. Devotion 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
80

 

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