The Happy Gays «Back To The End» (2012)

The Happy Gays «Back To The End» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
The Happy Gays

Titolo:
Back To The End

Nazione:
Italia

Formazione:
Mauro Gay :: Vocals
Murky Gay :: Guitar
Iaie Gay :: Bass
Fabio Gay :: Drums

Genere:

Durata:
25' 51"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Sapete che vi dico? Che capitano di rado dischi con questa capacità espressiva e che quando la musica, in qualsiasi genere della stessa sia proposto, è composta e suonata con amore per ciò che si intende fare allora e solo allora il discorso si inizia a fare serio.
E’ impossibile non lasciarsi sfuggire un sorriso anche solo leggendo il nome della band: The Happy Gays con tanto di formazione (semplicissima e basilare: voce, chitarra, basso e batteria) interamente coerente con la proposta: nome + epiteto “gay”. Trovarsi di fronte “Back To The End” dei padovani “gay felici” è stato grandioso ma è stato ancora più interessante dare un paio di ascolti a ciò che contenuto all’interno dell’album dalla durata breve ma intensa di nemmeno mezzora.
Avviso coloro che non sopportano generi di musica che non contemplano originalità né tecnica a livelli da conservatorio: avete la facoltà di interrompere la lettura di questa recensione a partire da ora.
Per tutti gli altri invece, sappiate che, se vi piacciono Ramones in primis e tutta la scena Punk e Rock ‘n’ Roll seria e motivata ma anche cazzona e divertente allora il mio invito a fare conoscenza degli Happy Gays è aperto di buon grado.
Cosa c’è di più divertente e rilassante di passare una serata con gli amici in un locale in cui l’atmosfera festaiola è alle stelle e la birra scorre a fiumi? Credo ben poco, almeno personalmente mi ritengo una persona aperta a tutti i tipi di musica SE fatta con tutti i crismi e non necessariamente originale del resto Rock ‘n’ Roll e Punk, cugini da sempre, possono sposarsi benissimo e accontentare molte orecchie.
Questa è in breve la musica dei nostri: semplice ma lontana dal risultare banale, con ritmi e riff già sperimentati ovviamente ma dalla filosofia del “chi se ne frega” che reputo opportuna per l’occasione. Con ogni probabilità, se i nostri mi avessero dato l’idea di essere la classica band spocchiosa e presuntuosa non avrei reagito con entusiasmo a “Back To The End”, disco che solo le persone che sanno cosa significa la parola “Punk” possono capire a fondo, ecco il motivo per il quale la spocchia e la presunzione viene rivolta a molte delle rimanenti figure elitarie che in fondo di musica comprendono ben poco e che “se non è originale non vale nulla”. Il fatto è che nessuna di loro ha la capacità intrinseca di contestualizzare la musica che ascolta ma non è affar mio, io non ho di questi problemi.
Tornando ai nostri felici gay, posso senz’altro scrivere di getto e in modo semplice, esattamente come i 10 brani del disco in questione, a quanto pare secondo nella loro discografia. Già nel 1999 era possibile ascoltare le pubblicazioni della band poi una lunga pausa interrotta da “Back To The End” che segna la rottura di questo coma in modo pressoché perfetto.
Non c’è pretesa di alcun tipo nei brani degli Happy Gays, solo stilemi classici del Punk e del Rock ‘’n Roll d’annata, roba che potete trovare nella discografia anche di altri gruppi ma di certo espresse in un modo completamente onesto e ricco di pathos.
Ascoltate “Mindy's Got Diarrhea” o anche la ramonesiana “The Lonely Man Rock And Roll” per inquadrare al meglio il tipo di proposta ma sono sicuro che la curiosità di dare una sentita a tutto ciò vi verrà fuori poiché meritano davvero e per una volta fanculo all’originalità, a volte non serve davvero se hai qualcosa da dire e se fai ciò che ti riesce meglio.
Gran bel lavoro!