Melencolia Estatica «Hel» (2012)

Melencolia Estatica «Hel» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HeavyGabry »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1005

 

Band:
Melencolia Estatica
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Titolo:
Hel

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Climaxia - Guitars, Bass

Session:
Afthenktos - Vocals
Thorns - Drums

 

Genere:

 

Durata:
41' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ben quattro anni separano “Hel” dal suo predecessore “Letum”, terza fatica discografica dei Melencolia Estatica, costruita nell'ombra con discrezione maniacale e che segna il ritorno su due fronti: per chi ha buona memoria, nel 2009 alla terza edizione del Black Lake Fest la presenza della band come headliner era segnalata come “primo ed ultimo live”; fine dell'esperienza sui palchi quindi? No, perché proprio in tempi recenti il gruppo ha (fortunatamente) preso parte ad un altro festival sul suolo nazionale, e non penso che sia stata una decisione isolata dall'aspetto di promozione della band per quanto riguarda il nuovo album.
Il progetto di Climaxia ritorna mutato, ma non troppo profondamente: già nell'artwork si coglie un senso di gelo, simile alla sensazione che si ha al tocco della pietra (o all'immagine dell'ipermodernità del mondo di “Metropolis”, su cui l'album è basato), trasferito in musica in modo molto naturale. Complice anche la collaborazione con Mories (mastermind del progetto olandese Gnaw Their Tongues) per le orchestrazioni e lo stesso artwork, i Melencolia Estatica del 2012 sono ad un nuovo inizio: pur mantenendo saldi gli elementi del proprio sound, “Hel” è strutturato ed asciutto come finora non si era mai visto. Rallentamenti e momenti più sognanti non scompaiono, ma la violenza qui è in risalto tra gli intermezzi, in un'alternanza che rende la morsa della musica praticamente ininterrotta.
È un album maturo, dove i singoli strumenti si sostengono a vicenda senza protagonismi (frutto anche di un sodalizio rinnovato tra Climaxia e Thorns alla batteria, già presente in “Letum”) e soprattutto lontano dalle facili catalogazioni e dalle ricadute negli stereotipi del genere.
L'attesa di “Hel” si può dire quindi ripagata; almeno fino all'arrivo del prossimo full length, saremo sicuramente impegnati a lungo per capire in fondo quest'opera. Un passo avanti per il Black Metal italiano.

Track by Track
  1. Hel I 80
  2. Hel II 80
  3. Hel III 75
  4. Hel IV 80
  5. Hel V 80
  6. Hel VI 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
78

 

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