Nigromantia «Inherited Burden » (2012)

Nigromantia «Inherited Burden» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
826

 

Band:
Nigromantia
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Titolo:
Inherited Burden

 

Nazione:
Ungheria

 

Formazione:
Krisztián Gaál :: Vocals, Bass
Péter Kiss :: Guitar
Dávid Egri-Kiss :: Guitar
Gergő Gazdag :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
35' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Anche l’Ungheria possiede la sua scena di metal estremo e questi Nigromantia, benché formazione piuttosto giovane, ne fa fieramente parte e tenta di espandere il proprio operato anche al di fuori della sua nazione di appartenenza spingendosi verso un “extra moenia” coraggioso e da lodare.
“Inherited Burden” viene quindi presentato come primo studio album anticipato da un EP datato 2011 e da una demo del 2009 quindi il modus operandi dei nostri resta nella norma senza passi più lunghi della gamba.
Questo debut però non mi ha particolarmente affascinato poiché, pur essendo suonato con grande classe e in modo dignitoso nonché prodotto discretamente bene, rimane ancora molto anonimo come proposta e finché i nostri non si scrollano di dosso le pesantissime influenze del Melodic Death Metal di gruppi ormai ben noti (tanto son sempre gli stessi, senza che li sto ad elencare per l’ennesima volta), difficilmente potranno risultare granché credibili come musica.
I riff tendono a barcamenarsi tra scenari piuttosto groovy a la Gojira (ma molto meno tecnici) e le melodie di band come i moderni Dark Tranquillity, In Flames e compari simili. Il drumming costituito da pattern prevedibili anche se maledettamente preciso non fa molta differenza e nemmeno con i funamboleschi soli di chitarra e con un growl ancora troppo legato alla tradizione la situazione migliora di una virgola per cui senza infamia né lode posso considerare “Inherited Burden” un album nella norma, uno tra tante e forse troppe produzioni sui generis con cui veniamo letteralmente inondati da anni.
Non c’è ricerca né sperimentazione né credo che la band intenda avvalersi di tutto questo, probabilmente suona ciò che gli piace di più e per questo non si può non apprezzare il lavoro che c’è dietro costituito da un grande impegno ma se cercate qualcosa di più coraggioso come proposta allora andate a parare altrove.
Disco sufficiente e fruibile per un pubblico non eccessivamente viziato.

Track by Track
  1. At The Edge Of Sanity 60
  2. Point Of No Return 65
  3. Unhealed Scars 60
  4. Stillborn Justice 60
  5. Inherited Burden 65
  6. Art Of Killing 65
  7. Final Salvation 55
  8. Fallout 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
62

 

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