Badr Vogu «Exitium» (2012)

Badr Vogu «Exitium» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
835

 

Band:
Badr Vogu
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Titolo:
Exitium

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Rob - Bass
Justin - Drums
Sean - Vocals
Bryce - Guitar
Leo- Guitar

 

Genere:

 

Durata:
31' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Provenienti da Oakland, i Badr Vogu, che dalla regia mi suggeriscono la pronuncia “Bah-Dur Voh-Goo”, sono una band californiana Sludge/Doom Metal di sicuro non alle prime armi, almeno dal punto di vista anagrafico, ma che dal punto di vista compositivo ed esecutivo mi hanno lasciato a dir poco perplesso: capisco che il genere concentri l’attenzione su sonorità lente, pesanti e dissonanze spinte oltre ogni limite, però non so ben dire se quello che stiamo ascoltando siano effettivamente dissonanze e non strumenti scordati, gli abbattimenti di tempi non siano in effetti perdite di colpi nel timing e i vari stacchi ad orecchio molto storti non siano voluti, ma al contrario frutto di registrazioni live venute male.
Pur apprezzando molto il genere e comprendendo gli elementi sopra citati, ascoltando i brani viene subito da pensare che la band non cerca di eseguire parti precise, ma che intere sezioni siano in realtà dettate dal momento, il che potrebbe essere inteso da qualcuno anche come pregio, ma di sicuro non da me.
Per non parlare poi dell’originalità, in sei brani si alternano riff piatti e molto simili tra loro, su cui vengono girati tempi e stacchi che dire non precisi sarebbe poco. Nemmeno i raddoppi (o presunti tali) di tempo non riescono a rendere vario l’ascolto. Al contrario degna di nota è la sessione vocale estremamente ruvida e gutturale oltre alla scelta complessiva dei suoni che, per quanto la qualità audio sia abbastanza bassa, nel complesso il sound è buono lasciando il giusto spazio ad ogni strumento.
Non la smetterò mai di ripeterlo, e questi casi avvalorano la mia tesi, nell’underground italiano vantiamo band capaci di dare filo da torcere a band internazionali, basta solo accorgersene e supportare la scena. Per concludere con questo album, mi ha lasciato completamente indifferente e credo che la stessa reazione la avranno tutti gli ascoltatori appassionati del genere.

Track by Track
  1. Wolves In The Ruins 60
  2. Soliloquy Of Belligerence 50
  3. Nomad 55
  4. Extinguished 50
  5. Slumlord Blues 55
  6. Barons Of Filth 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 45
Giudizio Finale
53

 

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