Flower Flesh «Duck In The Box » (2012)

Flower Flesh «Duck In The Box» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1275

 

Band:
Flower Flesh
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Titolo:
Duck In The Box

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniel Elvstrom :: Vocals
Marco Olivieri :: Guitars
Andrea Sgarlato :: Synthesizers
Andrea Fazio :: Drums
Ivan Giribone :: Bass

 

Genere:

 

Durata:
42' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Strana pubblicazione sotto il nome dell’etichetta Black Widow, devo ammetterlo. La band in questione sembra non accostarsi molto alle usuali release che siamo soliti ascoltare ma non temete, non si tratta di musica dal dubbio gusto, tutt’altro: quasi dal nulla escono fuori questo Flower Flesh, formazione nostrana dal talento veramente alto che ci mostra un debut molto apprezzabile chiamato “Duck In The Box”.
Il coraggio dimostrato è molto, proporre un Progressive Rock fortemente debitore della vecchia (e sacra) scuola settantiana è un’arma a doppio taglio per le nuove generazioni ma farebbe sicuramente felici i veri appassionati e cultori di suoni attempati sempre con l’occhio verso la melodia, in questo caso tendente all’inglese con sporadici inserti di lingua madre.
Psichedelici quanto basta, i Flower Flesh, rappresentano una scoperta per il sottoscritto e una ventata d’aria fresca verso qualcosa che credevo stesse morendo. Ci sono diversi brani che si riallacciano sia ai Marillion che a Le Orme con tracce di Banco Del Mutuo Soccorso quanto a scelta di tastiere (di notevole fattura per altro). Insomma, ascoltare quel moog, quel piano, organo e sintetizzatori analogici di un certo periodo storico del rock mi ha fatto sorridere di felicità, se poi il tutto è contornato da chitarre estremamente buone con soli qualitativamente alti e da una voce convincente, anche se a momenti un po’ spigolosa nei movimenti, male proprio non fa.
Anche basso e batteria svolgono un lavoro non indifferente, avvalendosi di opportuni intrecci tra rimo e fraseggi riescono senza fatica a reggere impianti sonori di gran classe come ad esempio la “mini”-suite “The Race Of My Life” e “It Will Be The End” ma gli esempi in generale possono essere estesi a tutto il platter che non posso che giudicare più che discreto.
La vecchia scuola paga se ci si riferisce ad essa con rispetto e voglia di fare. “Duck In The Box” non sarà il climax di una chissà quale originalità ma è concepito bene, è onesto e ci fa sognare anche con brani intensi.
Meno male che ci sono band come i Flower Flesh!

Track by Track
  1. Falling In Another Dimension 70
  2. My Gladness After The Sadness 70
  3. It Will Be The End 75
  4. God Is Evil (Like The Devil) 70
  5. The Race Of My Life 75
  6. Antarctica 75
  7. Scream And Die 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
70

 

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