Backtheory «Don't Throw Out the Window» (2011)

Backtheory «Don't Throw Out The Window» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HeavyGabry »

 

Recensione Pubblicata il:
01.02.2013

 

Visualizzazioni:
848

 

Band:
Backtheory
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Titolo:
Don't Throw Out the Window

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabio "Kai" Gaspari - Vocals
Giuseppe "Duplo" Boccia - Vocals
Marcello "Marky" Raspa - Guitar
Patrik Ottaviano - Bass
Gaetano "Shyno" Totaro - Drums

 

Genere:
Crossover

 

Durata:
36' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.10.2011

 

Etichetta:
Copro Records
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Casket Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ogni tanto perfino nel 2013 giungono delle sorprese più o meno inaspettate. L'oggetto dello stupore in tempi non troppo lontani si chiamava Nu Metal, ancora oggi forse il tabù per eccellenza della nostra musica. Cosa poteva mai venire fuori di buono da band costruite a tavolino dalle major o snaturate del loro sound per dare forma ad un segmento di “Metal for the masses”? Dalle origini del genere in poi per questi gruppi lo status di paria è diventato sempre più aprioristico, e allo stato attuale delle cose il trend si è fortemente ridimensionato.
A ricordarci della sua esistenza, oltre ai pochi colossi rimasti in piedi in mezzo a mille disavventure, oggi arrivano i Backtheory. Ad accorgersi di loro a soli tre anni dalla loro formazione è stata l'inglese Copro Records, non nuova all'interesse verso le piccole realtà del nostro paese. Chiarendo comunque che la loro appartenenza al genere non è pura al 100%, la componente Nu risulta comunque dominante in uno spettro di influenze ampio, che arriva ad incorporare anche Funk e Reggae in certi momenti.
La forza di un disco come “Don't Throw Out The Window” è – come si può immaginare – innanzitutto nella sua orecchiabilità: riffoni di facile memorizzazione, voce rap e classica ad opera di Fabio e Giuseppe (decisamente canticchiabile, soprattutto sui ritornelli), pezzi brevi (quasi tutti dei potenziali singoli). Ad aumentare la “spendibilità” del prodotto è proprio la scelta del cantato, mai troppo pesante (come potrebbe essere quello dei Biohazard), ma piuttosto più vicino a quello dei Rage Against The Machine.
Ma i veri pezzi d'assalto di questo disco sono due: si tratta di “Assurdo” e “Maskera”, entrambi accomunati dal fatto di essere cantati in italiano (oltre ad essere ben scritti). Per me, due punti di partenza dai quali si potrebbe cominciare a costruire l'identità Backtheory. Abbandonare il cantato inglese forse sarebbe una scelta troppo azzardata in visione del mercato estero, ma sul terreno di quei due brani c'è tanta polvere da sparo sparsa. Attualmente la band dovrebbe essere al lavoro su del nuovo materiale, e dopo questo primo banco di prova sono davvero fiducioso sul lavoro di questi ragazzi. Alla faccia dei detrattori.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Backtheory 75
  3. Secret Room 75
  4. Assurdo 85
  5. Delete 70
  6. Why?? 80
  7. Life Away 70
  8. Rapture (Criminal DNA) 75
  9. Maskera 85
  10. Sorry, Shut Up! 70
  11. Under These Rags 80
  12. Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di HeavyGabry » pubblicata il 01.02.2013. Articolo letto 848 volte.

 

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