Mors Principium Est «...and Death Said Live» (2012)

Mors Principium Est «...and Death Said Live» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Karmator »

 

Recensione Pubblicata il:
01.02.2013

 

Visualizzazioni:
1724

 

Band:
Mors Principium Est
[MetalWave] Invia una email a Mors Principium Est [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mors Principium Est [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mors Principium Est [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Mors Principium Est

 

Titolo:
...and Death Said Live

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
Ville Viljanen - Voce
Andy Gillion - Chitarra
Andhe Chandler- Chitarra
Teemu Heinola - Basso
Mikko Sipola - Batteria

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
45' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
14.12.2012

 

Etichetta:
AFM Records
[MetalWave] Invia una email a AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di AFM Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Come ho letto che c'era da recensire questo album, mi sono scese le lacrime. Parlo della nuova uscita discografica dei Mors Principium Est, forse uno degli ultimi gruppi capace di creare un ottimo melodic death metal. E come tali, ovviamente provengono dalle fredde terre Finlandesi. In circolazione da poco più di 10 anni, mi hanno catturato un pomeriggio di pochi anni fa', quando non si sa cosa fare e si cazzeggia su Youtube…..ecco che tra i video consigliati per gli Insomnium mi vedo questi. Beh ragazzi, magia pura. Scoperti con il loro Unborn del 2005, mi hanno lasciato un segno indelebile. Partiamo con calma, recensiamo questo "…And Death Said Life" che ci lascia davvero completamente senza parole. Dopo un intro spettrale di circa un minuto comincia "Deaprtue" che letteralmente è l'inizio di un viaggio senza via di ritorno. Batteria lanciatissima, chitarre che spruzzano cattiveria e perfezione in ogni riff, Ville al mic che ci regala col suo tono un senso di angoscia, estremizzato poi grazie all'ottimo uso del Synth, che viene davvero bilanciato nel migliore dei modi con gli strumenti. Si continua con "I Will Return" che ci scaglia ancora l'ennesima botta di death metal. Chiari e netti, oramai si sono imposti come i prossimi a prendere il testimone finita la carriera dei vari Dark Tranquillity, Insomnium, Soilwork e chi ne ha più ne metta. Sempre parlando di tecnica, certi assoli sono davvero incredibili, come in questo caso. Sembra di tornare appena adolescenti e scoprire il metal al di fuori dei Metallica, questo album è studiato sotto ogni minimo particolare. Gradevole senza dubbio anche la durata media delle canzoni, al di sopra dei 4 minuti, che ci aiuta a mandare giù orecchiata dopo orecchiata questo splendido disco. "Birth of the Starchild" invece oltre a sottolineare quanto detto finora, ci aggiunge anche uno splendido breackdown vecchia maniera, drizzate bene i timpani coloro che sono cresciuti con pane e melodeath, questi sono il futuro. "Bringer of the Light" è un altro esempio di come bisogna scrivere un genere; tagliente, freddo, tecnico, innovativo con qualche eco di Soilwork senza copiare, veloce che ti entra nelle vene per non uscire più. "Ascension" non si smentisce, nemmeno col veloce intro a sordina, ci ricorda subito che stiamo lottando contro queste macchine finlandesi. E come si rispetti, ci vuole anche una semi-ballad per aiutare le nostre orecchie a mandare giù il colpo, e questa è la tilt track. 2 emozionanti minuti tra batteria, synth e chitarra elettrica come stacco e riprendere un po' di fiato altrimenti fatale ascoltare tutto questo meraviglioso LP insieme. Ma ormai siamo sotto effetto di droga, anche chiamata Mors Principium Est e non ci molla, ne vogliamo sempre più e sempre più ad alto volume. Non ci rimane dunque che alzare a manetta lo stereo/cuffie o quello con cui state ascoltando la musica e farvi iniettare direttamente nel cervello "Destroyer of All", "Whar The Fate Holds", "The Meadwos of Asphodel" ed infine "Dead Winds of Hope" che chiude in maniera splendida un album splendido. Nulla che aggiunge, solamente una conferma dietro l'altra. Se siete amanti dell'annata 1996, questo album vi riporterà in quell'epoca senza nessun problema. Abbiamo di nuovo un gruppo che sa il fatto suo. Signori, a mio avviso il 2013 ha già un vincitore "..And Death Said Life"!!

Track by Track
  1. The Awakening 90
  2. Departue 95
  3. I Will Return 95
  4. Birth of the Strachild 95
  5. Bringer of Light 95
  6. Ascension 95
  7. ...And Death Said Life 90
  8. Destroyer of All 95
  9. What the Future Holds 95
  10. The Meadows of Asphodel 95
  11. Dead Winds of Hope 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
92

 

Recensione di Karmator » pubblicata il 01.02.2013. Articolo letto 1724 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.