Necrotorture «Gore Solution» (2013)

Necrotorture «Gore Solution» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
June »

Recensione Pubblicata il:
04.02.2013

Band:
Necrotorture

Titolo:
Gore Solution

Nazione:
Italia

Formazione:
Francesco "Baron Frankeheimer" Rinaldi: bass
Alex "Necrotorture" Manco: vocals
Alex Beneventi: guitars
Francesco Corcio: guitars
Alessandro Venders' Santilli: drums

Genere:
Brutal Death Metal

Durata:
24' 51"

Formato:
CD

Data di Uscita:
28.09.2012

Etichetta:
Sevared Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Necrotorture Promotion Agency

Recensione

Necrotorture, Gore Solution; credo che nessuno si aspetti da loro che suonino power metal, o progressive dark. E infatti suonano brutal death metal, con un occhio ad un passato (quello del death metal) che è inevitabilmente inscindibile, e con l'altro a soluzioni più recenti. Dico “recenti”, non “moderne”, perché per quanto poco una piccolissima evoluzione il genere l'ha avuta, con l'inserimento di vocals più estreme, o con ritmiche ricercate, break sincopati. I Necrotorture calcano le scene da oltre dieci anni, con le classiche vicissitudini che possono colpire una band come questa in questo dannato paese! Ma loro sono ancora qui!
Duole dire a questo punto che l'ascolto dell'album non offre molto per cui stare su di giri; purtroppo la band ha puntato tutto su una esecuzione selvaggia e un riffing velocissimi, su momenti di banali giochi ritmici (che ad oggi fanno un po' sorridere), ma privi di un carattere riconoscibile; cosa che il pastone death metal permetterebbe con nonchalance, se volessero evocare riff più legati al thrash, o al metal classico, senza necessariamente perdere in violenza d'assalto. Il growl profondo si concede anche a scherzi in “pig squeal” (ascoltare ad esempio “Extreme Measures”), ed è forse la parte più ispirata. Purtroppo non resta molto altro a cui attaccarsi, perché le canzoni si somigliano tutte, con echi lontani dei Morbid Angel più aggressivi (ma anche i più di maniera), o dei Deicide, rivisti alla logica dei moltissimi gruppi di brutal di oggi. Senza voler aggiungere altro. Ed è un peccato, quando si ha la possibilità di incidere per un etichetta come la Sevared, che seleziona da anni la quintessenza del metal più estremo; anche alla luce delle tantissime band gore, splatter, brutal e grind di ottima fattura che si possono ancora trovare (e che non vi sto a citare). Un album tutto di un pezzo, violenza devastante, nessuna atmosfera, nessun riff che non sia un vortice, nessun ritmo che non sia una mitragliata; una mazzata... insomma, avete capito benissimo di cosa sto parlando.