Mindwork «Eterea» (2012)

Mindwork ĞEtereağ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
21.02.2013

 

Visualizzazioni:
853

 

Band:
Mindwork
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Titolo:
Eterea

 

Nazione:
Repubblica Ceca

 

Formazione:
Martin Schuster :: vocals, guitars, keyboard
Adam Palma :: bass
Filip Kittnar :: drums

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
45' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Direttamente dalla Repubblica Ceca, i Mindwork si presentano al pubblico con il loro secondo lavoro in studio intitolato “Eterea“. Il terzetto propone nei circa quarantacinque minuti del loro nuovo album un metal contaminato da Jazz e space rock, un disco dallo spiccato senso tecnico, sperimentale sotto certi aspetti, ma che in alcuni tratti stucca per la monotonia di alcune composizioni. Tecnicamente i Mindwork sono davvero validi, mostrando grande padronanza del proprio strumento. Tuttavia la voglia di strafare li porta ad eccedere un po’ troppo nei virtuosismi, sintomo che la band ha da affinare al meglio le proprie capacità per dare le giuste proporzioni e peso alle loro creazioni. Martin Schuster, cantante/chitarrista/tastierista, rende alla grande, un vero frontman che sa proporsi sia nella veste melodica, sia al growl. La sezione ritmica offerta dal duo Palma-Kittnar è ben sortita, riuscendo a prestarsi in modo versatile e generoso alle frequenti variazioni di tempo dettate nei singoli pezzi. La track di apertura “Enter Eterea” è avvolgente, jazz misto a space rock , ottima base per la voce di Schuster, anche se la batteria suona un po’ troppo piatta per la profondità di questo contesto. Con “Perceiving the Reality” si inizia a fare sul serio: growl e riff tirati al massimo per l’intro di stampo trash con successive variazioni melodiche che mettono sotto i riflettori la tecnica più sopraffina, prog metal di ottima fattura. “The Stream Of Causality” mescola metal e jazz sulla falsariga della track precedente. “Mind Renewal” è coinvolgente nelle variazioni schematiche, mentre “Causality (The Reconciliation)” è forse troppo “smooth”, sicuramente il pezzo meno riuscito del lotto. “Reaping Of Waters” è invece al mio avviso la top track, il manifesto del loro Jazz/metal (se vogliamo coniarlo in questi termini). “Stillness Of The Sea”, “Enthusiastic Waves” ed “Eterea Collapse” chiudono il disco senza aggiungere nulla di nuovo a quanto mostrato in precedenza, pezzi buoni ma non certamente “rivoluzionari”. In conclusione i Mindowork hanno sostanza ma manca ancora qualcosa per rendere il loro prodotto unico ed irripetibile.

Track by Track
  1. Enter Eterea 70
  2. Perceiving the Reality 70
  3. The Stream Of Causality 75
  4. Mind Renewal 70
  5. Causality (The Reconciliation) 65
  6. Reaping Of Waters 80
  7. Stillness Of The Sea 70
  8. Enthusiastic Waves 70
  9. Eterea Collapse 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Digprog » pubblicata il 21.02.2013. Articolo letto 853 volte.

 

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