Total Negation «Zur Späten Stunde | Zeiträume» (2013)
Recensione
I tedeschi Total Negation sono una one man band mandata avanti da Wiedergangaer che con questo nuovo album, uscito per la poliedrica Temple of Torturous, ci propone un cd diviso in due parti, la prima delle quali occupa 3 delle 8 canzoni totali ed è dedicata al depressive black metal, mentre la quarta traccia d’intermezzo ci porta a quella che consiste nella seconda parte, ovvero (cito la descrizione dell’album) con influenze krautrock. Come se il disco più che un pezzo unico fosse da concepirsi come due EP proposti insieme.
La prima parte dell’album è sostanzialmente ben fatta, con un mood lento e oscuro ma non troppo malato o claustrofobico, e con alcuni riffs che colpiscono positivamente il bersaglio, come nella seconda “Abstleg” molto ben riuscita soprattutto nell’accelerazione e nella prosecuzione del brano, e onirica nel resto dei brani, e nella terza “Einzug” dotata di un buono stacco a metà canzone e in generale convincente.
La seconda parte, invece, è quella che dovrebbe rappresentare il lato più krautrock e sperimentale. E qua va detto: il progetto Total Negation mostra i suoi limiti. Ammetto di non essere né un grosso fan né un esperto di krautrock, ma le canzoni qui proposte non sembrano male, ma anche se come resa finale sono abbastanza buone, hanno difetti. Di queste canzoni, l’unica che sembra effettivamente mescolare i due generi è effettivamente “Geist”, perché ci sono entrambi i tratti caratteristici di entrambi i generi, ma il resto dei brani pur non essendo brutto non mi convince neanche. Il fatto è che le canzoni sono brevi, sanno di abbozzato, di assemblato in fretta e furia, con dei riffs validi ma neutralizzati dai brani troppo corti, con poca attenzione ai dettagli delle composizioni, e soprattutto da elementi krautrock casuali, non fondamentali e a volte (come nell’ultima canzone) presenti in quantità trascurabile. Ecco riassunto il nuovo di Total Negation: un depressive black metal buono, e un lato sperimentale che secondo me (come in molti dischi di questo genere) sbaglia le dosi e gli ingredienti, finendo in questo caso per proporre una sperimentazione superficiale, sommaria, che fondamentalmente non mescola entrambi i generi se non per una canzone, e in fin dei conti un po’ superflua.
Insomma: voglio perdonare a Total Negation la qui proposta divagazione abbozzata e superficiale dal black metal e la catalogo alla voce “peccati di ingenuità nei dischi underground”, mentre lo promuovo per quanto riguarda la componente più depressive, dove invece eccelle, anche se questo disco ha solo 3 brani veri e propri di depressive black. Se siete patiti di questo genere, provate a dare un ascolto a questo disco, e ne consiglierei l’acquisto insieme magari a qualcos’altro di questa band, in modo da averne una visione più completa. Per chi, come me, non apprezza queste contaminazioni del depressive che oggi vanno per la maggiore, passate avanti.
Track by Track
- Einkehr 70
- Abstleg 75
- Einzug 75
- Freilauf 60
- Geist 65
- Zeit 60
- Raum 60
- Traum 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
65Recensione di Snarl » pubblicata il 22.02.2013. Articolo letto 821 volte.
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