Holy Dragons «Zerstörer» (2012)
Recensione
Gli Holy Dragons, gruppo proveniente dal Kazakhstan, nascono nel 1992 e, dopo una lunga serie di cd e demo, tornano nei negozi con questo “Zerstörer”, un lavoro che riesce a mischiare l’heavy metal classico con un power metal moderno di chiaro stampo europeo.
Si parte nel migliore dei modi con “Doomsday angels”, un brano di puro heavy metal vecchio stile, caratterizzato da riff di chitarra al fulmicotone accompagnati da una sezione ritmica essenziale ma convincente in tutte le sue parti. La linea vocale, che non può non ricordare Rob Halford dei vecchi tempi, cattura l’attenzione dell’ascoltatore grazie a vocalizzi di grande pregio che si alternano a cori di buona fattura.
Con “The man who saved the world” ci troviamo catapultati nell’eterna nwobhm grazie ad una canzone che riporta alla memoria gli Iron Maiden di “Powerslave” con l’aggiunta di una sezione ritmica più potente caratterizzata da cavalcate di doppia cassa che si alternano a momenti maggiormente lenti e cadenzati.
“Project A119” è invece una song squisitamente power con chiare influenze teutoniche dettate da cori polifonici particolarmente interessanti e ben strutturati e da un cantato molto Gamma Ray, con un pizzico di personalità che non guasta mai.
I 71 minuti del cd passano veloci senza particolari intoppi attraversando brani già sentiti e ben poco originali come “M.A.D. mutual assured destruction” o “NORAD alert” in cui vengono seguiti tutti i cliché del genere puntando sull’energia a discapito dell’originalità. Fa eccezione “Cuband crisis-insomnia”, una vera e propria opera a sé stante; nei suoi 14 minuti troviamo un melting pot di emozioni sprigionate dalle chitarre che non lesinano né potenza né in tecnica soprattutto per quanto riguarda le parti maggiormente complicate e di sapore quasi progressive.
Questo “Zerstörer” è quindi un buon lavoro sia sotto il profilo compositivo che per quel che concerne l’esecuzione; certo non brilla per originalità ma, al suo interno troviamo numerosi spunti interessanti sviluppati, il più delle volte in maniera davvero gradevole. Ci troviamo di fronte ad un platter di facile assimilazione che consiglio quindi un po’ a tutti gli amanti del metal.
Track by Track
- Voices of lie S.V.
- Doomsday angels 75
- The man who saved the world 80
- Project A119 70
- M.A.D. Mutual Assured Destruction 60
- Cuband Crisis-Insomnia 75
- F.R.A.G.I.L.E. 65
- NORAD Alert 60
- The Day After S.V.
- HL7442 65
- Able Archer 83 DEFCON 1 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
69Recensione di FallenAngel » pubblicata il 23.02.2013. Articolo letto 1528 volte.
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