Tellus Requiem «Invictus (The 11th Hour)» (2013)
Recensione
I norvegesi Tellus Requiem, a tre anni dall’uscita dell’acerbo autoprodotto debut “Tellus Requiem”, escono nei negozi con “Invictus (The 11th hour)” distribuito dalla Nightmare Records.
La band ci delizia con un symphonic progressive metal di eccellente fattura sotto tutti gli aspetti costellato da chiari riferimenti a band come Symphony X lasciando fortunatamente da parte il sound alla Dream Theatre troppo spesso copiato e rivisitato dai gruppi prog.
Sono fermamente convinto che per comporre dell’ottima musica, oltre ad una buona capacità strumentale, siano essenziali due elementi: il cuore e il cervello; i Tellus Requiem utilizzano entrambi questi elementi ottenendo l’indubbio risultato di aver composto un platter di grande interesse per tutti gli amanti del genere.
Fin dalle prime note dell’opener “Red horizon” si evince che ci troviamo di fronte ad un sound particolarmente complesso ed eterogeneo in cui un pomposo tappeto di tastiere sorregge riff di chitarra pungenti e particolarmente potenti. Il tutto viene completato da una linea vocale ineccepibile e da un ritmo di batteria che conferisce ulteriore energia al complesso.
Con “Eden burns” ci spostiamo verso lidi maggiormente melodici e riflessivi grazie ad un sound tutto sommato rilassante ma potente al tempo stesso che lascia ampio spazio alle emozioni. In questo caso troviamo riff e assoli di chitarra decisamente complessi e convincenti che però non risultano mai noiosi all’orecchio dell’ascoltatore.
Abbiamo a che fare con dieci brani che, escludendo l’into e l’outro, possono essere viste come opere d’arte vere e proprie a sé stanti ma che hanno tutte un unico punto d’incontro: una pienezza di suoni davvero accattivante che non lascia scampo. Le tastiere vengono utilizzate a profusione in tutto il lavoro e spesso duettano con gli altri strumenti lasciando l’ascoltatore allibito di fronte ad una musica che, in alcuni frangenti, sembra quasi suonata da un’intera orchestra.
All’interno delle songs troviamo numerosi cambi di tempo e di ritmo, tipici del genere, senza però mai scadere nell’eccessiva tecnicità o nella voglia di strafare.
Questo “Invictus (The 11th hour)” è quindi un lavoro decisamente completo ed interessante in tutte le sue parti. A differenza della maggioranza dei lavori progressive metal, in questo caso ci troviamo di fronte ad un full-lenght che può essere apprezzato un po’ da tutti e non solo dagli estimatori del genere. Qua e là si trovano alcuni punti che necessitano di un miglioramento dal punto di vista stilistico ma, nel complesso, si tratta di un cd elegante ed energico senza evidenti punti bui.
Track by Track
- Ab Aeterno S.V.
- Red Horizon 85
- Eden Burns 75
- Reflections Remain 70
- Twilight Hour 70
- Sands of God 80
- Tranquillity 65
- Redemption 70
- Invictus 75
- Dies Irae S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di FallenAngel » pubblicata il 03.03.2013. Articolo letto 1355 volte.
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