Nahabat «Essence» (2013)

Nahabat ĢEssenceģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.03.2013

 

Visualizzazioni:
988

 

Band:
Nahabat
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Titolo:
Essence

 

Nazione:
Italia/germania

 

Formazione:
Satya Lux Aeterna :: vox, programming
Khvarenah :: guitar, bass, glockenspiel
Draumar :: harp, piano, synth
Mahanuragah :: flute
Anamnesi :: batteria

 

Genere:
Dreampop / Black metal

 

Durata:
15' 27"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Nahabat sono un nuovo gruppo italo/tedesco che arriva al debutto con questo EP chiamato semplicemente “Essence” e cosistente di appena 2 canzoni più intro per 15 minuti e mezzo di una musica che loro definiscono un miscuglio di black metal, dream pop, atmospheric etc etc, e che invece io definisco più prosaicamente “gothic metal”. Sì, perché a parte la solita accelerazione sparuta e poco duratura contenuta in questo EP, i Nahabat di estremo hanno ben poco: la voce femminile è sempre orientata ad un tocco malinconico, non è mai strillata e anche i vari strumenti non suonano aggressivi, e per di più si avvalgono di diversi strumenti poco ortodossi, come Glockenspiel, flauto eccetera.
Beninteso: non che “Essence” sia brutto per questo, tutt’altro: questo EP è bello, affascinante e già con solo due canzoni riesce a impressionarmi per un buon tocco melodico e romantico che ammanta le composizioni, non lontane da ciò che i The Gathering hanno fatto in passato, specialmente in dischi come “mandylion”, anche se non mancano alcune tentazioni sonore tipo gli ultimi albums loro. La mia canzone preferita è senz’altro la title track, che è la più completa e quella che meglio mi fa sperare per la sorte di questa band, e che tra l’altro non cerca a tutti i costi di appartenere al metal estremo, come invece fa l’ultima canzone, che possiede un’accelerazione che c’entra esattamente come il miele sulle alici marinate, ovvero niente!
Due canzoni sono poche per esprimere un giudizio, soprattutto per una band al debutto, e per questo motivo il voto ai Nahabat sarà prudenziale, ma il mio consiglio è quello di continuare su questa strada e di tagliare del tutto col metal estremo, visto che i Nahabat non sono una band estrema. Se a voi, come per me, il Gothic Metal anni 90 fa impazzire, vi consiglio di rivolgere la vostra attenzione a questa band.

Track by Track
  1. Prelude 70
  2. Essence 75
  3. Helios Anima 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 04.03.2013. Articolo letto 988 volte.

 

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