Amon Ra «In The Company Of The Gods» (2013)

Amon Ra «In The Company Of The Gods» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Elbereth »

 

Recensione Pubblicata il:
14.03.2013

 

Visualizzazioni:
1029

 

Band:
Amon Ra
[MetalWave] Invia una email a Amon Ra [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Amon Ra

 

Titolo:
In The Company Of The Gods

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Dan Mattingly - Vocals
Byron Nemeth - Guitars (lead)
Jimm Motyka - Keyboards
Ken Dugan - Bass
Kris Dugan - Drums

 

Genere:
US Metal

 

Durata:
54' 14"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
08.02.2013

 

Etichetta:
Pure Underground Records
[MetalWave] Invia una email a Pure Underground Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Pure Underground Records

 

Distribuzione:
H'Art Musik-Vetrieb GmbH
[MetalWave] Invia una email a H'Art Musik-Vetrieb GmbH [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di H'Art Musik-Vetrieb GmbH [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di H'Art Musik-Vetrieb GmbH
Bertus
[MetalWave] Invia una email a Bertus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Bertus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Bertus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Bertus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Bertus
Sound Pollution Distribution
[MetalWave] Invia una email a Sound Pollution Distribution [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sound Pollution Distribution

 

Agenzia di Promozione:
Pure Steel Promotion
[MetalWave] Invia una email a Pure Steel Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Pure Steel Promotion

 

Recensione

“In the Company of the Gods” degli americani Amon Ra è un album del 1992, l’unico prodotto dalla band che si sciolse poco dopo, ristampato quest’anno dalla Pure Underground Records in vinile ad edizione limitata.

Il genere proposto è un grigio power/prog dalle sfumature classicheggianti, coerente con il prog rock dei primi anni novanta ma senza particolari attrattive.
Dopo una breve opening strumentale partono alte le tastiere di “Graveyard of the Dragon” che, insieme a “Garden of Eden”, rappresenta il momento più heavy e veloce dell’album, in puro stile US ’90. “Forever” e “When the Glitter Fades Away” sono le due ballate, la prima in buona parte acustica e dal tocco power (bello l’assolo), l’altra con linee vocali più profonde e chitarre leggermente barocche ma comunque non abbastanza efficace.
“Cloak and Dagger” è forse il brano che funziona meglio, meno slegato degli altri, con diversi cambi ritmici e un’ampia parentesi di chitarre acustiche.
Le ultime quattro tracce (bonus tracks presenti solo nella ristampa) vedono un cambio di line up: la voce di Dan Mattingly viene sostituita da quella di Brian Miller che, purtroppo, non alza il livello del sound, nonostante il songwriting coraggioso.

A volte le ristampe fanno riscoprire, o scoprire ex novo, perle erroneamente accantonate nel dimenticatoio, sfortunatamente non è questo il caso.

Track by Track
  1. Intro into Infinity 65
  2. Graveyard of the Dragon 70
  3. Forever 65
  4. Middleground 60
  5. Season's of May 60
  6. When the Glitter Fades Away 60
  7. Cloak and Dagger 75
  8. As the Mirror Cracks 60
  9. Garden of Eden 65
  10. On the Shore 60
  11. She's my Lady 55
  12. Long Overdue 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Elbereth » pubblicata il 14.03.2013. Articolo letto 1029 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.